Progetti e fondi, i giovani alle Marconi in aiuto dei ciechi

Selezionati per aver ideato la bici a tre ruote per ipovedenti, gli allievi delle professionali hanno donato parte del premio


di Simone Facchini


MERANO. Con la consegna dell'«assegnone», hanno chiuso un cerchio aperto un anno fa. Nella speranza che la loro idea possa un domani trovare applicazione. Il sasso nello stagno l'hanno gettato: magari qualche onda arriverà nelle stanze giuste. Loro sono i ragazzi che, frequentando la prima classe Osi (operatori ai servizi per l'impresa) delle professionali Marconi, la scorsa primavera hanno vinto il concorso di idee "Imagine the future" indetto dalla Camera di commercio di Bolzano per promuovere nei giovani lo spirito imprenditoriale e l'innovazione.

Ieri hanno devoluto 500 euro all'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti rappresentata da Valter Calò, presidente della sezione altoatesina. Una donazione, parte del premio conseguito, ben giustificata: il risultato è stato ottenuto presentando il progetto di una bicicletta a tre ruote, una "trike", destinata agli ipovedenti. "L'idea è nata pensando alla disponibilità di piste ciclabili nel nostro territorio. Siamo partiti dalla semplice considerazione che chi ha limitata capacità visiva non può usufruirne", spiega Aischa Aharam che ha sviluppato l'idea con Hysen Caushi, Enriko Hallulli, Manuel Introvigne, Gioele Visieri e Veronica Visieri, sotto la regia di Vito Coletta, docente di economia aziendale.

Per le fasi successive sono state instaurate due collaborazioni, con l'Uici Alto Adige e con l'azienda Tc Mobility, produttrice delle e-bike Fresbee: "Da una parte abbiamo potuto approfondire le difficoltà quotidiane di chi vede molto poco, mentre con la Tc Mobility sono state affrontate le questioni tecniche". È così che è nato questo mezzo con due ruote posteriori e con pedalata assistita, un sistema di centraline elettroniche e un casco multimediale che supporta la "navigazione" grazie a funzionalità avanzate di comando vocale e di riproduttore di suoni e informazioni. Un sistema Gps consente di individuare la strada.

La simulazione è comprensiva di costi: una trike modificata con i componenti necessari costerebbe all'utente 3.600 euro. Poi si potrebbe pensare a una produzione su scala industriale.

Il progetto ha fatto centro convincendo la giuria a sceglierlo fra i 64 presentati da 24 classi di una dozzina di scuole. Non solo: gli studenti della Marconi, che si sono confrontati con "colleghi" anche di classe superiori, hanno vinto pure il parallelo concorso per la presentazione dell’idea. "È confortante - commenta Calò - vedere dei giovani impegnare le proprie conoscenze per un progetto inclusivo rivolto alle persone con disabilità". Messaggio completato dal corollario dei ragazzi: "Abbiamo imparato a coniugare le tecnologie con un aspetto sociale".













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