Pronto soccorso, ci prova la Santa Maria

Aperto un «Traumacenter» per pazienti fino al codice giallo. Franchi: «Pronti anche per malati di cuore e ipertensione»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Facciamo praticamente tutto, fino al codice giallo»: prosegue l’operazione rilancio della clinica Santa Maria di via Claudia de' Medici che - preso atto delle difficoltà crescenti dell’ospedale San Maurizio a fornire in tempi ragionevolmente brevi le prestazioni di pronto soccorso a tutti i pazienti - ha deciso di offrire un servizio complementare. Certo, a pagamento, «ma non sono certo cifre folli» - assicura Christian Franchi, direttore commerciale «e l'attesa sarà minima. Al massimo alcune decine di minuti». Il servizio potrà essere preso in considerazione anche da chi è malato di cuore o iperteso e anche per questo la clinica si aspetta un feedback positivo in termini di accessi in tempi brevi. Il fiore all'occhiello di quest'operazione rilancio fortemente voluta dall'ad Gerhard Gruber passa anche dal nuovo «Traumacenter», realizzato in collaborazione con la clinica Ruffinella di Canazei. Quest’ultima è da anni partner di fiducia anche dell’Azienda Ospedaliera Università di Verona.

«Possiamo curare, sempre con tempi di attesa ridottissimi anche i traumi, lastre comprese ovviamente. Non ci faremo carico, invece, dei politraumi e di chi ha un codice rosso». Chi non vuole o non ha la possibilità di andare all'ospedale di Merano negli orari di punta del San Maurizio potrà dunque prendere in considerazione anche questa offerta alternativa. «Chi è assicurato per questo tipo di prestazioni non pagherà nulla», precisa Franchi. L obiettivo è anche quello di contribuire a ridurre i tempi di attesa della sanità pubblica fornendo una prestazione di buon livello con specialisti collaudati. La nuova struttura sarà presentata oggi al pubblico ma gli orari di apertura e i servizi offerti sono già definiti. «Il servizio viene garantito tutti i giorni dalle 8 alle 20. L'obiettivo è quello di garantire, all’interno di una struttura privata, le migliori condizioni per prestare assistenza ai pazienti affetti da lesioni e disturbi dovuti ad un infortunio. Ma non solo». Pensiamo solo alla decine di sciatori che ogni weekend si fanno male e intasano ulteriormente un pronto soccorso già sovraccarico. Mentre nel mondo di lingua tedesca la clinica Santa Maria è da sempre radicata, nel mondo italiano sta tornando in auge grazie al restyling in atto da mesi. Una scommessa importante, ma anche una mano tesa alla sanità pubblica in un momento oggettivamente non facile, almeno fino a quando il pronto soccorso del San Maurizio avrà spazi e personale a sufficienza per fare fronte a tutte le richieste. Che sono in costante crescita. 

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