Pronto soccorso, subito 150 accessi  Pazienti in attesa su comodi divani 

Ieri alle 7 ha aperto il servizio d’emergenza del nuovo ospedale. Alle 7.05 è arrivata la prima paziente, portata dalla figlia Zerzer: «Abbiamo accelerato, ce l’abbiamo fatta». Girardi: «Dopo 40 anni, vecchio Pronto soccorso addio. Incredibile vedere quei corridoi deserti»



Bolzano. Finalmente è partito. il nuovo pronto soccorso del san maurizio funziona da ieri mattina alle 7. il direttore medico dell’ospedale - flavio girardi - fa sapere che la prima paziente, una signora anziana, è entrata accompagnata dalla figlia alle 7.05. alle 15.40 erano già arrivati 81 pazienti, alle 19 erano 124, ora di mezzanotte circa 150. «è andata bene, avanti così» dice il direttore generale dell’asl florian zerzer. ricordiamo ancora che un anno fa l’assessore alla sanità thomas widmann aveva “commissariato” il nuovo san maurizio. accanto a lui zerzer. troppi ritardi, lavori eterni e “mi sono anche venuti a dire che non c’è energia elettrica perchè manca una centralina”. era successo che se l’erano dimenticata.

La competenza del maxicantiere da 630 milioni era così passata dall’edilizia pubblica della provincia (lega) alla sanità (svp). ma in origine la competenza era stata del pd.

Quindi l’accelerazione svp ed il risultato centrato. zerzer non vuole polemiche ma sorride: «sì ci siamo dati da fare ed abbiamo risposto alle esigenze della città che chiede da anni una nuova emergenza». che dispone di tecnologia all’avanguardia (per la prima volta il pronto soccorso ha una sua tac, non si devono più portare i pazienti, anche quelli gravissimi, in ascensore su in radiologia). ha spazi, luce e soprattutto nuovo personale che l’asl f sapere «è già arrivato ed arriverà». il nuovo servizio volta dunque pagina anche se le attese restano sempre lunghe.

Umberto tait, il direttore del comprensorio di bolzano, promette che terrà sotto stretta sorveglianza accessi e tempi ed è pronto ad effettuare verifiche e, se necessarie, correzioni “in itinere”. perchè il problema del pronto soccorso è sempre lo stesso, attese infinite spesso dovute ai codici non urgenti: il 60% di chi si presenta ha codici verdi. zerzer ammette: «faremo di tutto per ridurre le attese». che ieri sono avvenute su comodi divani in sale differenti. dimenticate la bolgia infernale del vecchio pronto soccorso, con le persone, anche in barella, soprattutto anziane, una accanto all’altra. la nuova urgenza ne ha 4 di differenti: si attende al triage (non ci sono divani), in area verde (su comodi i divani), in area rossa e nell’area traumatologica. dunque finiti gli ammassamenti. per un nuovo servizio che arriva un altro se ne va. poco dopo le 7 è uscito dalla vecchia sede l’ultimo paziente. eugenio debiasi, medico d’urgenza, veterano del pronto soccorso dice di averlo fotografato mentre se ne andava, di schiena. «gli ho chiesto il permesso ed ho scattato. si chiude una parentesi di lavoro e vita. «la verità? a vedere questi corridoi vuoti ho un groppo in gola». così girardi: «quante vite salvate e quanti pianti in queste stanze».

La nuova ala dell’ospedale continua a riempirsi. oltre al pronto soccorso si sono spostati anche gli ambulatori di chirurgia generale, neurochirurgia ed urologia. tra settembre ed ottobre - fa sapere zerzer - si trasferiranno qui anche oculistica e chirurgia vascolare. «quando girerà a pieno regime la nuova struttura avrà bisogno di persoNale in più. contiamo di assumere più di cento persone, tra medici, infermieri e personale in generale».













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