il caso

«Quel bosco va tutelato»: C’è l’appello alla Provincia

I protezionisti: l’Alto Adige non sia la terra della biodiversità solo a parole



BOLZANO. Il Comune di Bolzano ha votato a favore della trasformazione di un’area boschiva in vigneto a Costa di Sotto, nonostante i pareri negativi degli esperti, tra cui quello della Federazione ambientalisti Alto Adige.

In una nota il Dachverband, l’associazione che raggruppa gli ambientalisti sudtirolesi, ha firmato un appello alla giunta provinciale affinché non dia seguito alla decisione del Comune, in difesa della biodiversità.

In una nota si afferma che «l’Alto Adige non deve e non vuole essere la terra della biodiversità solo per uno slogan, ma questo deve essere consolidato a lungo termine ed il modo totalizzante». Josef Oberhofer, presidente della più grande organizzazione ambientalista altoatesina ha dunque sottolineato di riporre tutte le speranze nelle prossime scelte della giunta provinciale che dovrà pronunciarsi sulla trasformazione richiesta dal Comune di Bolzano. Non va nemmeno dimenticato l’autorità forestale e la tutela del paesaggio hanno già espresso un parere negativo rispetto alla posizione dell’amministrazione comunale. Alla luce del tasso di estinzione delle specie (circa 100 volte superiore alla media degli ultimi dieci milioni di anni) secondo il Dachverband la decisione del Comune di Bolzano «è assolutamente incomprensibile e irresponsabile».

Il terreno interessato dalla trasformazione è un’area piuttosto ripida, pressoché inaccessibile e quasi incontaminata, situata sopra l’uscita autostradale di Bolzano nord. Il terreno in questione si trova in mezzo a grandi aree agricole e, secondo il Dachverband, «ha un valore ecologico inestimabile».

Circa un secolo fa vi fu depositato il materiale di scavo della centrale elettrica di Cardano e da allora la natura ha potuto svilupparsi indisturbata in un’area difficilmente raggiungibile. Tra le specie che hanno l’habitat in quel tratto boschivo c’è anche l’Edipoda germanica, insetto inserito nella lista rossa come specie altamente minacciata. Si tratta - afferma il Dachverband nella nota - di un insetto pienamente protetto dalla legge sulla conservazione della natura in Alto Adige. La direttrice della federazione, Madeleine Rohrer ha rivelato che lo stesso Dachverband ha inviato un’osservazione al Comune di Bolzano «chiedendo di preservare questo speciale pezzo di natura».

«Riteniamo - si legge in un documento - che un Comune abbia il dovere morale di preservare questo speciale pezzo di natura e di fare tutto ciò che è in suo potere».













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