Quelle bestie non sono nostri fratelli

A mio nome e a nome di tutta la comunità straniera che vive onestamente a Bolzano, porto la nostra sincera solidarietà alla ragazzina indifesa ed innocente che è stata aggredita e violentata da due...



A mio nome e a nome di tutta la comunità straniera che vive onestamente a Bolzano, porto la nostra sincera solidarietà alla ragazzina indifesa ed innocente che è stata aggredita e violentata da due persone di origine straniera, due bestie che non meritano di essere chiamati fratelli o connazionali. Mando i miei abbracci ai genitori e continuerò a mediare con i ragazzi che vivono nei parchi perché tengano “buoni comportamenti” per il bene di tutti, loro e della città. Vorrei aggiungere che il fatto accaduto lunedì è un sintomo di tanti altri che possono nascere quando un gruppo di persone si sente ai margini della società ed inutile. Per questo motivo, due domeniche fa ho lanciato questa catena di solidarietà con il pranzo domenicale a Parco Stazione. Per poter capire le mille storie nascoste di queste persone, e capire chi tra loro vuole veramente inserirsi positivamente nella società e chi no. Mi sono fatto sentire, ho lanciato anche un appello alle autorità, perché non è facile un tentativo di questo tipo. Ora, alla nostra catena di solidarietà, si sono avvicinati anche molti bolzanini che hanno capito il messaggio, ma dalle autorità nessun segnale. Avvicinarmi e dialogare con questi ragazzi è certo molto più facile per me. Sono stato anch'io clandestino e ho passate in strada molte giornate con tantissima voglia di fare qualcosa per il Paese che mi ospitava. Io, grazie a Dio, ci sono riuscito e so che tanti di loro hanno la stessa voglia, basta dar loro l'occasione. In modo che da probabile bomba sociale possano diventare potenziale sociale, di crescita per la comunità. Il bene e il male sono dappertutto. Mi auguro che gli autori vengono presi e puniti come si deve. Bolzano è nel mio cuore, nel nostro cuore. Dobbiamo trovare una strada insieme per isolare i violenti e l’odio. Anche per questo domenica prossima, alle 13, vi aspetto al Parco della Stazione.













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