«Raid» vandalico contro le automobili in via San Francesco

Ne hanno fatto le spese almeno 6 autovetture: vetri rotti con la sparizione di oggetti di valore all’interno


di Simone Facchini


MERANO. Raid notturno in via San Francesco e dintorni fra giovedì e venerdì: a farne le spese almeno sei automobili, ma probabilmente anche di più, alle quali sono stati infranti i vetri. Danni significativi con strascico di disappunto dei proprietari delle vetture, all’interno delle quali - nei casi in cui in cui sono riusciti a penetrare - gli autori dell’incursione hanno rovistato più o meno a fondo alla ricerca di oggetti di valore. C’è anche chi ha trovato delle tracce di sangue nell’abitacolo, riconducibili ai responsabili dell’offensiva.

L’accaduto, purtroppo, non pare essere in zona l’episodio di una singola notte di azioni ladresche. A sentire i residenti, casi analoghi si sono verificati in tempi assai recenti in altre vie del quartiere, da via Wolf a via Alfieri per esempio, spingendosi fino a via Alpini. Il conto a questo punto, dei finestrini rotti e dei soldi necessari per ripararli, sale di pari passo.

E lo stesso trend caratterizza lo stato d’animo dei residenti della zona, fra i quali crescono irritazione e apprensione. Anche il parcheggio dell’ospedale è stato preso di mira dai malviventi, sempre con le stesse modalità.

E il fatto chiama in causa le misure, in aumento, messe in atto dalle autorità per dissuadere e combattere aggressioni e furti. Insomma, la tanto attuale questione della sicurezza. Si parla in particolare delle videocamere di sorveglianza. “Occhi” che, a essere precisi, nell’area posteggi del nosocomio ci sono, ma puntati sul perimetro ristretto attorno alla casetta dove si trovano le casse automatiche.

C’è chi si appella all’installazione di telecamere che in verità stanno proliferando in città, cavalcando l’ondata di richiesta di sicurezza e controlli proveniente dalla popolazione, uno dei cavalli di battaglia di tanti concorrenti alle elezioni di maggio.

A dire il vero, sulla questione il sindaco Rösch era stato tra i più defilati, fatto sta che l’inventario delle telecamere in capo al Comune destinate alla sorveglianza elenca ben cinquanta elementi. Collegate con la centrale della polizia municipale, le telecamere coprono per lo più zone sensibili, tipo castello Principesco alle spalle del Comune e piazza Terme, la Wandelhalle e l’incrocio fra via Matteotti e via Armonia, più altre aree e strade, e vi sia aggiungano quelle, per esempio, installate dalle banche. Ma l’aumento di “occhi digitali” e il controllo stile “Grande Fratello” sono un argomento molto, molto delicato.

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