Rapinatore fermato a colpi di karate

Alla prima vittima, sul Talvera, riesce a portar via 400 euro, ma poi trova un maestro di arti marziali e viene incastrato


di Susanna Petrone


BOLZANO. Ha rapinato un bolzanino di 65 anni al Parco Petrarca e poi ha cercato di fare la stessa cosa in via Similaun con un giovane di 26 anni. Ma nell’ultimo caso gli è andata male, visto che il ragazzo, esperto di arti marziali, è riuscito a liberarsi dalla presa dell’aggressore. Poco dopo è stato identificato e arrestato dagli agenti della squadra volante, coordinati da Sarah Gambardella. Si tratta di Messalbi Nadhmui, cittadino tunisino di 19 anni. Deve rispondere di rapina e tentata rapina.

Ma ecco i fatti: è lunedì sera, sono passate da poco le 22.30. Il bolzanino di 65 anni sta attraversando Parco Petrarca. Ma all’improvviso si ritrova con un coltello puntato alla gola. Non fa in tempo a dire nulla. Non l’ha visto nemmeno arrivare il rapinatore. Il malvivente, infatti, gli si è avvicinato da dietro, senza fare rumore. In una mano il bandito tiene l’arma, mentre con l’altra gli sfila il portafoglio dalla tasca. Poi, fugge. L’uomo, però, si volta e riesce comunque a vedere come è vestito il rapinatore. Chiama la polizia e fornisce una descrizione precisa degli indumenti del rapinatore.

E mentre la polizia cerca attorno a Parco Petrarca, arriva un’altra richiesta d’aiuto (trenta minuti dopo la prima). Un ragazzo di 26 anni che vive nel quartiere Casanova chiede l’intervento della pattuglia. Dice che un giovane ha appena tentato di rapinarlo con un coltello. Gli ha puntato l’arma all’addome. Ma, essendo lui un esperto di arti marziali, è riuscito a divincolarsi e a mettere in fuga l’aggressore. Fa una precisa descrizione di come è vestito il ragazzo. Immediatamente, i poliziotti capiscono che si tratta dello stesso che ha messo a segno il colpo a Parco Petrarca.

Tutte le pattuglie della polizia si mettono alla ricerca del malvivente. Poco prima di mezzanotte viene intercettato dalle parti del quartiere Casanova. Appena vede gli agenti, il rapinatore cerca di fuggire. Ma è tutto inutile: viene bloccato e portato per il riconoscimento negli uffici della questura.

Viene perquisito e trovato in possesso di due coltelli, utilizzati probabilmente per aggredire le sue vittime. Appena lo vedono, entrambi i testimoni confermano che si tratta del rapinatore.

Si tratta, appunto, di un cittadino tunisino di 19 anni, cresciuto nel capoluogo altoatesino. Ora deve rispondere di rapina e tentata rapina. Nei prossimi giorni verrà sentito dal giudice delle indagini preliminari.

Il portafoglio del bolzanino di 65 anni non è stato trovato. Probabilmente, il malvivente se ne è liberato subito dopo aver rubato i quattrocento euro che conteneva.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità