«Ricordo i bombardamenti e le fughe verso i rifugi» 

Al PalaResia circa 200 persone. Tra loro c’era anche Anna Werth, bolzanina di 94 anni che ha memoria delle ultime drammatiche settimane di guerra e delle incursioni americane



Bolzano. Erano circa duecento. molti gli stranieri, tanti i giovani e qualche anziano. è stata una domenica mattina particolare, quella vissuta ieri da chi ha deciso di trascorrere l’attesa del disinnesco al palaresia. a vegliare affinché il breve soggiorno degli “sfollati” fosse il più sereno possibile c’erano i volontari della croce rossa, pene nere dell’ana alpini in servizio. tra i residenti della “zona rossa” ospitati al palazzetto anche anna werth, 94 anni portati splendidamente, che, dopo oltre 75 anni, ha dovuto di nuovo abbandonare casa per una bomba americana. «ricordo che, verso la fine della guerra – ricorda la donna, che abita in via carducci – i bombardamenti erano frequenti e dovevamo lasciare le nostre abitazioni, badando ad indossare qualcosa di caldo che ci proteggesse mentre eravamo nel rifugio. ho dovuto abbandonare casa anche oggi, ma lo spirito è certamente molto diverso rispetto ad allora».

Molto più giovani cecilia castagnetti, 19 anni, kevin cela, 18 anni, studenti della facoltà di economia e management, e paolo alpago novello, diciannovenne studente di design, abitano tutti in via dante. ieri, hanno deciso di trascorrere insieme la singolare mattinata. li abbiamo incontrati mentre, libri e laptop aperti, ripassavano ognuno le proprie materie di studio.

A pochi tavoli di distanza, siedono nadia sideri, milena maglione e luciana sacchetti. amiche e vicine di casa, in via marconi 17, le tre donne hanno scelto di passare il tempo giocando a carte.

Amelia mercadini, invece, abita in via torino, nella zona gialla, ma ha preferito lasciare casa prima del “coprifuoco” per una lunga passeggiata con il suo simpatico cane gordon e al palaresia è arrivata per dare un’occhiata e verificare se tra le persone ospitate vi fosse qualche conoscente. al suono della seconda sirena, tutti hanno potuto lasciare la grande struttura di via resia e tornare ad una domenica normale. anche ai duecento bolzanini del palaresia, proprio come ha fatto il sindaco caramaschi, ha rivolto un ringraziamento il commissario del governo, il prefetto vito cusumano, per «aver collaborato con senso di responsabilità per fare in modo che questo tipo di operazione riuscisse nel migliore dei modi». (P.T.)

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