Ricostruite le ultime ore di vita di Alex

Recuperati giaccone, chiavi e telefono cellulare persi nella notte. Il funerale è stato fissato per dopodomani


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Il sostituto procuratore Igo Secco ha dato il nullaosta per le esequie di Alex Lazzarotto, il giovane di 19 anni di Bolzano morto domenica mattina prima dell’alba precipitando dal quarto piano della tromba delle scale del condominio dove viveva in via Rovigo 13. I funerali si svolgeranno dopodomani, alle 11, nella chiesa parrocchiale di Regina Pacis. Sarà l’ultimo atto di una tragedia che ha sconvolto tutto il rione ed i tanti giovani che conoscevano e volevano bene ad Alex.

Nel frattempo l’inchiesta della magistratura e della polizia prosegue nel tentativo di ricostruire nel dettaglio le ultime ore di vita del ragazzo. Ieri sono emerse altri particolari che sembrano confermare in pieno quanto due amici di Alex hanno raccontato a verbale agli inquirenti. I due hanno detto di aver incontrato Alex verso le tre della notte tra sabato e domenica in piazza Erbe. Il loro amico sarebbe stato in stato confusionale al punto da non riuscire a riconoscere i due conoscenti.«Lo abbiamo chiamato - hanno raccontato i due ragazzi alla polizia - ma purtroppo non ci ha nemmeno risposto».

Come noto l’autopsia effettuata l’altro giorno dal dottor Guido Mazzoleni su disposizione del magistrato non ha potuto ancora stabilire da cosa fosse determinato lo stato psicofisico precario del ragazzo.

Ci vorranno due settimane per conoscere i risultati delle analisi tossicologiche che a questo punto si riveleranno decisive per capire cosa effettivamente sia accaduto. Che la notte della tragedia Alex non fosse in buone condizioni è confermato anche da altri due episodi che la polizia ha ricostruito nelle ultime ore. Nonostante il freddo il ragazzo aveva infatti dimenticato il suo giaccone presso la ditta «Pizzacall» in via Marconi ove è stato anche rinvenuto un mazzo di chiavi che mancava all’appello. Non solo. Alex Lazzarotto nel suo giro in città la notte di sabato in condizioni non buone ha anche perso il proprio telefono cellulare, finito poi nelle mani di un altro giovane che lo aveva trovato per strada. L’altro giorno l’apparecchio è stato consegnato alla polizia. Il giovane che lo deteneva non conosceva Alex, nè ha avuto con lui motivi di screzio o confronto. Per il momento l’autopsia ha stabilito che al momento della tragedia, Alex Lazzarotto non è precipitato nella tromba delle scale a seguito di un improvviso malore. Si tratta di un dato certo ed importante perchè sembra ricondurre la causa di quanto avvenuto proprio allo stato confusionale del ragazzo che, una volta giunto sul pianerottolo del proprio appartamento, non avrebbe avuto la forza di aprire la porta ed entrare. Si sarebbe invece piegato sulla ringhiera del giroscale risultata insufficiente ad evitare che il corpo del ragazzo potesse volare di sotto.

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