BOLZANO. Ha ottenuto un incontro con la sua ex , incinta all'ottavo mese, per farsi consegnare un lettore dvd che gli apparteneva. Silvano Cadeddu, 22 anni, domiciliato a Mezzolombardo, ha pero' trasformato l' incontro in un incubo per la sua ex donna che sarebbe stata sequestrata nell'auto per circa mezz'ora e piu' volte minacciata di morte. L' incontro e' avvenuto domenica sera nell'area di servizio di Laimburg est. La donna, di 26 anni, e' di Bolzano. Per questo i due avevano concordato un rapido incontro per la consegna dell' apparecchio alla stazione di servizio di Laimburg est, sulla carreggiata nord dell' autostrada del Brennero.

Un incontro a metà strada che la donna ha accettato proprio nel tentativo di togliersi anche quell’ultimo problema (la consegna dell’apparecchio) legato ad una relazione sentimentale finita e ormai fallita. Purtroppo non aveva messo in preventivo la brutta esperienza che il suo ex compagno le ha fatto vivere. Nella denuncia ora nelle mani del procuratore aggiunto Markus Mayr, il racconto della donna è drammatico.

Silvano Cadeddu sarebbe entrato nella sua auto (una Polo Volkswagen) già molto adirato e fuori di sè ed avrebbe iniziato a minacciarla di morte, costretta a restare all’interno della macchina per circa mezz'ora.

La donna avrebbe cercato più volte di uscire dall’auto per chiedere aiuto ma l’uomo glielo avrebbe impedito, anche con le maniere forti. Non a caso la malcapitata ha riportato anche qualche contusione, seppur di poco conto.

Quando Silvano Cadeddu ha deciso di tornarsene a casa con il proprio lettore dvd, la donna si è rivolta all’Autogrill dell’area di servizio e ha chiesto aiuto. Ha raccontato e denunciato di aver di aver anche subìto un tentativo di soffocamento con un cuscino. Una ricostruzione dei fatti che però non trova al momento conferma nelle ipotesi di reato contestate all’uomo, raggiunto poco dopo i fatti nella sua abitazione di Mezzolombardo.

Silvano Cadeddu al momento non deve rispondere di tentato omicidio ma di lesioni, minacce e sequestro di persona. Un quadro accusatorio comunque pesante che ha indotto il pubblico ministero a disporre il fermo dell’indagato in attesa dell’udienza davanti al giudice che deciderà se applicare o meno la custodia cautelare anche per tutelare la donna che l’altra sera appariva fortemente provata dallo stress psicologico che una simile esperienza le ha provocato.

Per il momento, comunque, l’uomo resta in stato di fermo nella sua abitazione di Mezzolombardo. Comparirà davanti al giudice probabilmente domani mattina.

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