Riparte alla Pitsch la gara per assumere nove operatori

Il concorso era stato annullato dopo i rilievi dei sindacati Intanto, il direttore tecnico assistenziale Gittardi saluta


di Giuseppe Rossi


MERANO. Riparte la procedura per la stabilizzazione di 9 operatori socio sanitari all'interno della fondazione Pitsch, l'ente che a Merano gestisce le principali strutture di ricovero per anziani e lungodegenti. Ma l'ente guidato dal presidente Hermann Raffeiner deve fare i conti anche con un'altra sfida importante, ovvero il cambio della guardia alla direzione infermieristica.

Dopo l'annullamento in autotutela della gara bandita la scorsa primavera, ora la direzione della Pitsch ha ripubblicato il concorso per l'assunzione di 9 Oss, facendo di fatto ripartire tutto l'iter che riguarda i candidati. Nel frattempo il direttore Alex Huber è anche stato costretto a intervenire sui termini di proroga dei contratti a tempo determinato di ben 37 operatori socio sanitari in carico all'ente.

Per 35 di loro il contratto in scadenza il 31 agosto è stato prorogato fino a fine anno, anche con alcune modifiche di orario di lavoro, mentre per due il contratto non è stato rinnovato. Al termine del concorso, che dovrebbe produrre entro il mese di ottobre la graduatoria definitiva, 9 dipendenti a termine saranno assunti in ruolo definitivamente. Ma la graduatoria che uscirà al termine del concorso consentirà anche di assumere nuovamente a termine chi si classificherà dopo il nono posto, questa volta non con chiamate ad hoc, come fatto in passato spesso per esigenze di urgenza, ma in base a una graduatoria di merito. Resta il fatto che attualmente quasi i due terzi degli operatori socio sanitari in carico alla fondazione Pitsch (ma la situazione è un po' uguale nel resto delle case di riposo) sono assunti a termine e questo perché una legge provinciale prevede che le assunzioni a ruolo debbano avvenire con precedenza agli Osa (operatori socio assistenziali) rispetto agli Oss. Nelle scorse settimane il concorso era stato annullato dalla direzione della Pitsch a seguito di una serie di rilievi presentati dal sindacato Cgil.

Direzione. Dopo tanti anni di presenza alla Pitsch, il responsabile tecnico-assistenziale Alberto Gittardi ha deciso di accettare la proposta fattagli dal Burgraviato per andare a gestire in prima persona la struttura assistenziale in fase di costruzione all'interno del comprensorio. Si tratta della nuova costola della Comunità di valle, che andrà ad affiancarsi alle competenze ambientali (rifiuti) e sociali (disabili e assistenza domiciliare), gestite ormai da un paio di decenni. La nuova funzione è destinata ad occuparsi di assistenza residenziale agli anziani. Il Burgraviato da un paio d'anni ha iniziato ad assumersi in prima persona, subentrando ai singoli Comuni, la gestione delle case di riposo di Scena e Tirolo, e altre sono in arrivo nel 2017. Gittardi, con la sua esperienza alla Pitsch, soprattutto in questa fase di partenza, diventa un funzionario particolarmente importante.

Nei giorni scorsi il comprensorio sanitario, del quale Gittardi da infermiere è dipendente, ha autorizzato il suo comando al Burgraviato per un anno, dal primo ottobre a fine settembre 2017. Alla fondazione Pitsch intanto si sta cercando una soluzione interna per trovare il sostituto del direttore tecnico-assistenziale.













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