Rivoluzione alla Civica: in prestito i libri digitali

Il direttore della biblioteca: «Sta per partire un progetto assieme alla Provincia». E intanto l’annuale rinnovo dei volumi darà aiuto a un comune terremotato


di Fabio Zamboni


BOLZANO. Quando le biblioteche comunali chiudono per ferie, come in questi giorni, ne approfittano per rinnovare il loro patrimonio. E ai nuovi acquisti corrisponde lo scarto di altrettanti volumi che vengono donati ad associazioni varie. Quest’ anno c’è una novità epocale: la Biblioteca Civica si prepara a varare un progetto di prestito online, ad affiancare cioè ai libri di carta quelli virtuali, gli ormai collaudati e-book: «Siamo in dirittura d’arrivo con un progetto legato al libro virtuale – annuncia Ermanno Filippi, dirttore dell’Ufficio biblioteche del Comune –. Un progetto analogo al “Biblio 24” già varato dalla biblioteca Tessman. Abbiamo un accordo con la Provincia per le varie succursali di tutto l’Alto Adige: la Provincia acquista la piattaforma informatica, tramite un accordo con una ditta che si chiama Medialibrary. Serve infatti un partner che faccia da tramite con le case editrici e che fornisca il servizio.».

E per quanto riguarda l’ hard ware, lo strumento per leggere gli e-book?

«Alcune biblioteche di altre regioni hanno acquistato i vari tablet spendendo cifre esagerate. Ma non è quella la strada, sia per i costi sia per l’invecchiamento delle tecnologie. La scelta moderna è la nostra: l’utente entra in un sito dedicato e da lì scarica temporaneamente in download o in streaming il libro, il film, la musica... ».

I tempi?

«Non dipende da noi. In Italia c’è un grosso ritardo in questo campo, che dipende dagli editori. Sono molto preoccupati dalla pirateria e non hanno strumenti adeguati. Hanno paura di perdere il controllo del servizio online. Comunque credo che entro la fine dell’anno potremmo avviare il servizio. Il dubbio riguarda la capacità degli editori di fornirci anche i bestseller. Vedremo. In Italia il catalogo attuale degli e-book è molto limitato, a differenza di Paesi come Germania e Stati Uniti».

E quanto costa, alla Biblioteca, il libro virtuale?

«Per ora non c’è grande differenza: se i l volume cartaceo ci costa 15 euro, quello virtuale ci costa dieci. I nostri utenti avranno la copia digitale a disposizione per la lettura per un tempo determinato, e senza la possibilità di “scaricarla”. Così salvaguardiamo il diritto d’autore».

Per quanto riguarda la cessione dei libri che le biblioteche scartano?

«Tutti gli anni ogni nostra biblioteca, soprattutto le succursali, devono eliminare fra i 600 e gli 800 volumi. Il necessario rinnovamento dei titoli costringe ad eliminare altrettanti titoli per motivi di spazio. Oltre alla Civica, a Bolzano le biblioteche comunali sono sei, quindi parliamo di circa seimila libri eliminati da sette strutture».

E a chi vengono ceduti?

«A varie associazioni, compresa quella che gestisce la biblioteca del carcere. Ma anche a privati, tramite il gazebo che anche quest’anno organizzeremo a settembre sui Prati del Talvera. E poi doniamo libri ai privati in occasione di qualche manifestazione particolare. Ma la novità di quest’anno ai privati li venderemo a un prezzo simbolico, per poi devolvere il ricavato a un Comune emiliano terremotato che Bolzano ha “adottato”: Medolla».

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