BOLZANO. La nuova funivia di San Genesio - gioia di turisti e residenti in quota - viene vissuta come una croce dagli inquilini di via Sarentino. Cassata la prima ipotesi - che passava davanti al condominio “Rendelstein” a Sant’Antonio e imponeva un pilone in mezzo ai prati del Talvera - a ottobre 2017 la Provincia ha approvato il nuovo progetto dell’impianto che collegherà Bolzano a San Genesio in meno di 6 minuti e sarà in grado di trasportare 450 persone l’ora. Il nuovo impianto a fune - per il quale saranno investiti circa 20 milioni - non entusiasma gli inquilini del condominio “Gurhof”, al 17 e 17/a di via Rafenstein, preoccupati perchè le distanze tra stazione a valle ed edificio si faranno minime. «L’ampliamento ci spaventa, ci porta la funivia quasi in casa. E ci spaventa anche la dimensione della nuova struttura che raddoppia, ci spaventa la portata e la frequenza delle corse che oggi è di mezz’ora ma che scenderà sotto i 10 minuti». L'impianto vecchio di 80 anni che oggi trasporta fino a 80 mila persone l'anno, si trasformerà - infatti - ed avrà 2 cabine da 45 posti dalla capacità di 450 persone l'ora ed un tempo di percorrenza dei 2,5 km. In sintesi i 760 metri di dislivello fra Bolzano e San Genesio verranno percorsi in 5 minuti e 40 secondi (2 minuti in più in caso di sosta presso la stazione intermedia). «Come potete capire - riprendono gli inquilini - una cosa è una cabina che passa ogni mezz’ora, un’altra vivere con un andirivieni continuo». Dal punto di vista tecnico, la funivia avrà 3 piloni portanti anzichè i 7 attuali, con un cadenzamento di 15, 10 o 7 minuti e mezzo. Se col nuovo impianto sarà possibile offrire ai passeggeri un orario di servizio completo da mattina a sera, vuol dire che gli abitanti non avranno pace. Nel corso del 2018 dovranno essere espletate le fasi di progettazione e le varie autorizzazioni. Il bando di gara per la costruzione è previsto nel 2019, come anche l’inizio lavori. «La progettazione delle nuove stazioni sarà affidata ad un concorso di idee ed è anche per questo che il condominio ha nominato un consulente tecnico che dovrà seguire le varie fasi della progettazione e la costruzione. Chiediamo infatti di essere coinvolti».