Scintille su viabilità e sicurezza 

Sei giorni al voto del 4 ottobre. Il sindaco in carica: «Monte Tondo, ponte Roma e via Siemens sono la soluzione più veloce e meno onerosa per la tangenziale». Lo sfidante: «In 4 anni fa non si è fatto niente. Il tram? Una scelta perdente». Entrambi consapevoli di dover mobilitare gli elettori


Maurizio Dallago


Bolzano. Il vincitore di domenica prossima? chi sarà stato in grado di mobilitare più elettori. perché una cosa si può imparare dal passato. al ballottaggio per il sindaco si recano molte meno persone rispetto al primo turno. quattro anni fa alle urne ci andarono solo il 41,22 per cento degli aventi diritto, quando due settimane prima erano il 57,77%. nel 2015 al secondo turno un «misero» 40,7% contro il 65,74 per cento del primo. nel maggio 2005, quando il candidato del centrodestra (Giovanni benussi) vinse al ballottaggio per i famosi 7 voti di scarto sul primo cittadino uscente (Giovanni salghetti drioli) del centrosinistra, la partecipazione fu del 73,74% al primo turno e del 66,17% al secondo. ovvero uno scarto ridotto nell’affluenza tra un turno e l’altro, rispetto alle tornate successive dove si è dovuto ricorrere al ballottaggio. ecco, qui stanno lavorando entrambi i candidati per il voto del 4 ottobre, ricordando che al primo turno in questa tornata elettorale è andato a votare il 60,65% dei bolzanini.

L’appoggio della svp a caramaschi gli porta in dote un pacchetto di voti (6.180, il 14,81% del primo turno) da aggiungere al 33,95% dei consensi presi dal primo cittadino in carica. ma non è detto che tutto l’elettorato del partito di raccolta si sposti «a bacchetta» verso caramaschi. oppure che l’intero 33,95% del 20 e 21 settembre scorsi torni a votarlo in massa. e, sull’altro fronte zanin - per uscirne vincitore dopo il 33,13% al primo turno - deve riuscire a portare alle urne molti elettori che ne sono rimasti lontani al primo turno. ecco quindi la necessità per entrambi, di mobilitare l’elettorato. e per tenere desta l’attenzione dei bolzanini ad una settimana dal ballottaggio non mancano le scintille. tra i temi che scaldano gli animi viabilità e sicurezza. «il tunnel di monte tondo è già avviato, già approvato. questa galleria più gli interventi in via einstein e a ponte roma, rappresentano la tangenziale più immediata, più efficace e che costa meno», sottolinea Renzo caramaschi. e perché no al tunnel per il prolungamento della ss12 fino a campiglio? «l’opera sotto monte tondo - 2,5 chilometri di lunghezza, unica galleria - costerà sui 100 milioni. quella della ss12 avrebbe due tunnel lunghi 4 chilometri ciascuno. si capisce che i costi sarebbero molto più elevati per 8 km di tunnel», ancora il sindaco in carica. «il punto è che in quattro anni non è stato fatto niente, anzi si è puntato sul tram, salvo perdere nettamente il referendum e poi far finta di nulla», replica roberto zanin. «la viabilità non è certo più scorrevole, ogni volta che piove diventa tutto un imbuto e non voglio mettere il dito sulla “piaga” di corso libertà», evidenzia il candidato del centrodestra, che invece, predilige la prosecuzione della statale 12 da san giacomo verso campiglio. e poi la sicurezza. «è diminuito il numero di reati, arriveremo a 150 videocamere a vigilare sulla città: più controllo del territorio. il covid ha rallentato il concorso per 13 nuovi agenti di polizia municipale, ma si arriverà comunque a concluderlo. poi, invece, c’è il problema degli spacciatori con cui si procede con le espulsioni, anche se bisogna seguire i tempi dello stato, come per i rimpatri. non faccio finta di niente, ma abbiamo fatto molto: con la repressione ed espulsione e con la prevenzione», sottolinea caramaschi. «certo che se dalla mattina alla sera si continua a battere il chiodo su 30 delinquenti, il tutto diventa un’ossessione», afferma il sindaco, che poi rimarca la sinergia tra le forze dell’ordine: «meglio la pattuglia che il posto fisso di polizia nei quartieri». «per 4 anni questo problema è stato assolutamente sottovalutato, due anni fa si disse che il taser (le pistole elettriche, ndr) non servivano, perché la situazione era sotto controllo. chiedete ai bolzanini cosa ne pensano», così zanin. quest’ultimo mette poi il dito su altre due questioni degli ultimi giorni: l’accordo tra caramaschi e la svp e il toto-giunta. «se hanno fatto un accordo programmatico lo rendano pubblico, così i cittadini avranno più elementi per votare con coscienza. che il centrosinistra poi pensi già a come spartirsi i posti in giunta è un problema loro, ma aspetterei a cantare vittoria», chiude zanin.

Altre indicazioni di voto in vista del ballottaggio? «la nostra lista non vuole apparentarsi con nessuno, tenendo ferma la nostra posizione del primo turno, anche perché consapevoli di aver preso voti nel centro moderato sia di destra che di sinistra», spiega Angelo gennaccaro. «oggi in realtà il voto è così fluido che i nostri elettori saranno in grado di scegliere tra i due candidati al ballottaggio», ancora gennaccaro. non si sbilanciano nemmeno Thomas brancaglion (team k): «abbiamo avuto contatti con caramaschi, ma vedremo» ed i 5 stelle. «non daremo indicazione di voto», conclude Maria teresa fortini.













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