Scuola, il nuovo calendario parte zoppo

BOLZANO. L’introduzione del nuovo calendario scolastico fortemente voluto dall’assessore provinciale alla scuola tedesca Sabina Kasslatter Mur rischia di trasformarsi in una mezza farsa, quanto meno...


di Davide Pasquali


BOLZANO. L’introduzione del nuovo calendario scolastico fortemente voluto dall’assessore provinciale alla scuola tedesca Sabina Kasslatter Mur rischia di trasformarsi in una mezza farsa, quanto meno per le scuole elementari del capoluogo altoatesino. Le lezioni sarebbero dovute cominciare, a pieno regime, una settimana prima del solito, ossia il 5 di settembre.

Ma non sarà così: l’intendenza scolastica, senza badare eccessivamente alle esigenze di famiglie e genitori, per la prima settimana ha imposto agli istituti scolastici di tenere le lezioni esclusivamente al mattino. Fino al giorno 12 niente rientri pomeridiani, niente tempo pieno, nessun servizio mensa. Questo a meno che le singole scuole non avessero ritenuto di posticipare ulteriormente.

Sei istituti si sono adeguati tout court, altri cinque hanno invece posticipato, addirittura al 17 di settembre. In grosse difficoltà molte famiglie bolzanine, specie quelle con entrambi i genitori che lavorano e i figli iscritti al tempo pieno, ora rimaste orfane dei rientri e della mensa: chi andrà a prendere i bimbi a scuola alle 12.50? Chi preparerà loro il pranzo? Soprattutto, chi baderà loro durante il pomeriggio?

Mancano solo due settimane. Il nuovo calendario scolastico, unanimemente criticato dal mondo della scuola di lingua italiana - sia nel merito che, soprattutto, nel metodo imposto dalla giunta provinciale - già aveva sollevato notevoli polemiche prima della sua introduzione, per via dell’inizio anticipato, dell’obbligo di non tenere le lezioni al sabato, dell’inutile settimana di vacanza a novembre e via discorrendo.

L’assessore Kasslatter Mur aveva però rassicurato: basterà organizzarsi a dovere e per tempo. Nei piccoli centri della provincia, o nelle scuole di lingua tedesca probabilmente sarà andata esattamente così. È andata altrimenti negli istituti scolastici italiani di Bolzano. E il peggio è che tanti genitori lo stanno scoprendo soltanto in questi giorni.

Si corre ai ripari. Evidentemente, anticipare tutto di una settimana non è affatto semplice. I docenti prendono servizio ufficialmente il 1° settembre - per inciso in questi giorni alla sovrintendenza si registrano code inimmaginabili di docenti in attesa delle assegnazioni - e ovviamente hanno solo tre giorni per prepararsi, motivo per cui qualche pomeriggio senza lezioni fa comodo.

Inoltre, il monte ore annuale complessivo non può essere accresciuto, e se si inizia una settimana prima non si può far lezione anche al pomeriggio, perché altrimenti si sfora la quota prevista dalla normativa. In più, organizzare la mensa, i rientri, la bidelleria e via discorrendo, non dev’essere cosa immediata.

E così, rendendosi conto delle probabili (o certe) difficoltà, l’intendenza con una circolare ha informato le scuole: «I rientri pomeridiani, il tempo pieno e quindi il servizio mensa inizieranno mercoledì 12 settembre; salvo altre decisioni prese in autonomia dalle singole scuole per consentire l'espletamento delle procedure di inizio anno». Della serie, cercate di arrangiarvi come potete.

Il sondaggio. Rilevazioni ufficiali? Al momento non ne esistono.Ma è sufficiente alzare la cornetta del telefono e contattare una per una le elementari del capoluogo, per scoprire come stiano le cose. Occorrono delle ore e il risultato è sconfortante: le lezioni iniziano il 5 settembre, con la lectio brevis. Dal 6 o dai giorni immediatamente successivi si sarebbe dovuti partire coi rientri, il tempo pieno e il servizio mensa.

E invece, le lezioni termineranno alle 12.50, niente mensa o rientri fino al 12 per le scuole Longon, Don Bosco, Tambosi, Rodari, King e Manzoni (l’unica a specificare che anche gli altri anni non si partiva subito con lezioni al pomeriggio e mensa). Decisamente più pesante la situazione per Don Milani, San Filippo Neri, Dante, Chini e Rosmini: lezioni solo al mattino, e tutti a casa per pranzo e per l’intero pomeriggio fino al giorno 17 di settembre. I genitori sono sul piede di guerra e il Pdl cittadino preannuncia una interrogazione in consiglio comunale.

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