Scuolabus e gite, il decalogo sicurezza dell’Intendenza 

Il caso. Gullotta: «Tranquillizzo tutte le famiglie dopo l’episodio di San Donato Milanese I dirigenti hanno precise regole da seguire sia per i “viaggi” che per gli spostamenti quotidiani» 


Valeria Frangipane


Bolzano. Primavera, tempo di gite scolastiche. E dopo che in Lombardia un’autista ha bruciato uno scuolabus rischiando di uccidere 50 ragazzini delle medie, molti genitori hanno paura. «Ma chi guiderà il pullman sul quale saliranno i nostri ragazzi? E chi guida tutti i giorni il loro scuolabus? C’è da fidarsi? Le scuole controllano o si fidano e stop?». Li tranquillizza il sovrintendente. «La sicurezza di studenti e studentesse è per noi priorità assoluta - dice Vincenzo Gullotta - lo ribadisco una volta di più dopo i fatti di San Donato milanese. Esistono regole precise da seguire, i dirigenti le conoscono molto bene, le famiglie possono stare tranquille». Gullotta entra nel dettaglio. «Per rendere sicuro il trasporto sono state diffuse alle scuole in lingua italiana le indicazioni del Miur (ministero università e ricerca) che invitano i dirigenti a porre particolare attenzione a tutte le fasi di organizzazione e svolgimento sia dei viaggi di istruzione che di spostamento degli alunni/studenti». Gullotta si riferisce a indicazioni precise che vengono richieste sia nella fase in cui viene organizzata la gita, parliamo per esempio della scelta dell'impresa a cui affidare il servizio, sia all'idoneità e condotta del conducente che all'idoneità del veicolo. Per quanto riguarda il conducente bisogna verificare che sia in possesso della patente D (3) e della carta che lo abilita al trasporto persone. Nel corso del viaggio gli accompagnatori dovranno poi controllare che l’autista non assuma stupefacenti, psicofarmaci, non beva alcol neppure in modica quantità... neanche un sorsetto. Mentre è al volante non può usare telefonini o cuffie, via libera solo ad apparecchi con vivavoce o auricolare. Gli accompagnatori devono anche sapere che l’autista è obbligato a pause cadenzate. Bene che controllino la velocità che deve sempre essere adeguata alle condizioni climatiche e della strada. «Vi sono episodi che vanno al di là delle nostre capacità di previsione - precisa Gullotta - posso comunque garantire alle famiglie che i nostri istituti, anche in collaborazione con la ripartizione Mobilità della Provincia e i Comuni, competenti per il servizio di trasporto degli alunni da e per le scuole, mettono in atto quanto previsto in materia di sicurezza per tutelare la salute dei minori e dei loro accompagnatori, sia durante i viaggi di istruzione che durante gli spostamenti quotidiani». Per quel che riguarda la scelta dell'impresa di trasporto - che il ministero spiega troppo spesso condizionata da considerazioni esclusivamente economiche - non si può puntare solo al minor prezzo possibile, deve essere osservata una procedura di trasparenza e comparazione dei preventivi, che faccia combaciare esigenze di risparmio con garanzie di sicurezza. Le imprese devono anche dimostrare che il mezzo abbia il tachigrafo, per controllare i tempi di guida. Dalle carte deve emergere - ovviamente - anche l'idoneità del veicolo, attestata dalla revisione annuale.













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