Sempre più famiglie chiedono aiuto per i conti della spesa

In aumento le richieste di sostegno al gruppo missionario Lo scorso mese 82 iscrizioni e non soltanto di immigrati


di Bruno Canali


LAIVES. In nessun altro posto, come presso il punto di distribuzione alimentari e altri materiali, che il gruppo missionario di Laives gestisce nella palazzina in cima a via Innerhofer, è possibile toccare con mano il crescente bisogno e le difficoltà di tante famiglie. Ma quello che forse non ci si aspetta, è che parliamo anche di tante famiglie locali, non solo di quelle degli extracomunitari, che solitamente hanno più difficoltà economiche, legare anche all’inserimento.

Tanto per avere un'idea di questa situazione, che si sta aggravando a mano a mano che passa il tempo, basti considerare che lo scorso mese erano 82 le famiglie iscritte al servizio che è stato denominato “Alimentiamo la solidarietà”, per un totale che raggiungo le 200 persone. Sono dati impressionanti per una società moderna, che fotografano i drammi di coloro che, per svariati motivi, non riescono più nemmeno a garantirsi il minimo sostentamento, per sè stessi e per la famiglia.

Come confermano i volontari del gruppo missionario, non ci sono solo famiglie di extracomunitari a vivere oramai nell'indigenza, perchè al centro di distribuzione “Aimentiamo la soliderietà”, mandati dal Distretto sociale, arrivano anche cittadini nati e vissuti a Laives. Tutte persone che, per qualche motivo, si sono trovate a non avere neppure le risorse per mettere insieme il pranzo con la cena.

Come detto, il primo passo concreto, quando ci si trova in queste situazioni limite, è quello di recarsi presso il distretto sociale di via Innerhofer. E' lì che viene valutato, in base a diversi parametri, lo stato di effettivo bisogno della persona o della famiglia. Il distretto quindi, fatti questi accertamenti, segnala il caso al gruppo missionario affinchè accolga la richiesta e dia inizio al servizio di distribuzione di derrate alimentari ma anche, alla bisogna, di vestiario e altro. “Alimentiamo la soliderietà” come servizio è aperto e operativo ogni lunedì e venerdì dalle 15 alle 17 e il mercoledi dalle 9 alle 12.

«Da tempo - dicono i volontari che lo gestiscono - registriamo un crescendo dei casi di povertà, anche tra le famiglie di Laives, un dramma alimentato anche dalla situazione generale dell'economia. Sempre più gente fatica ad arrivare alla fine del mese e a garantirsi almeno il minimo indispensabile per sopravvivere».

Al punto di distribuzione quindi, una volta ammesse, le persone ricevono, ogni 15 giorni, una "borsa della spesa" predisposta in base al numero di componenti la famiglia. Per quel che concerne invece i rifornimenti, c'è il collegamento con il "Banco alimentare" di Trento, che rifornisce regolarmente il gruppo missionario di Laives. Quindi anche alcuni negozi della città, che mettono a disposizione il "fresco", vale a dire yogurt, formaggi e quant'altro si avvicini alla data di scadenza sulla confezione. Infine c'è l'aiuto anche di persone private, che hanno a cuore questo servizio e donano ciò che possono, dagli alimenti al vestiario a denaro che poi viene investito in alimentari. La sensazione comunque è che, dietro la facciata del benessere, ormai vi sia tanta gente al limite dell'indigenza.

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