Senato: la Svp crea nuovo gruppo, il Pd accusa: "Stampella di Berlusconi"

La senatrice altoatesina Helga Thaler annuncia l'uscita dall'attuale gruppo per le autonomie (che comprende anche l'Udc) con una mossa che sorprende anche il suo partito. Il Pd: "Stampella del governo Berlusconi"



BOLZANO. I senatori della Suedtiroler Volkspartei a sorpresa lasciano il gruppo misto e creano, insieme ad altri parlamentari di area centrodestra, un nuovo gruppo per le autonomie che, a detta del centrosinistra, sarà molto più vicino a Berlusconi, a dispetto della dichiarata neutralità della Svp.

L'annuncio della senatrice Helga Thaler Ausserhofer di lasciare con gli altri senatori della SVP il gruppo parlamentare unitario di cui fa parte insieme con l'Udc, l'Union Valdtaine, MAIE, Io Sud, Movimento Repubblicani Europei per dare vita a un nuovo gruppo per le autonomie sembra aver colto di sorpresa perfino gli esponenti del suo partito. Alla sede della Svp di Bolzano sembra che nessuno ne fosse stato informato. 
Un alto funzionario del partito (che non vuol essere citato) ha assicurato che negli organismi Svp ''la questione non è stata affrontata''. Philipp Achammer, segretario organizzativo della SVP, precisa che la questione sarà affrontata lunedì dalla direzione, in una seduta a cui saranno presenti i senatori, e aggiunge: '''Thaler Ausserhofer ha sottolineato che il gruppo non è stato ancora formalmente costituito''.

La decisione della Thaler Ausserhofer è stata accolta male dal senatore della SVP Oskar Peterlini. ''Il nuovo gruppo - ha detto - pende troppo a destra ed è composto in gran parte da ex finiani ed ex esponenti del Pdl''.

Anche il capo del gruppo misto della Camera, Siegfried Brugger, esponete di spicco della SVP, della quale è stato per molti anni segretario politico, vuole capire meglio l'operazione. ''Il nuovo gruppo del Senato - sottolinea Brugger - non potrebbe essere in alcun modo paragonato al gruppo misto della Camera, che è e rimane un raggruppamento di carattere tecnico, e per questo conta esponenti dei piu' diversi orientamenti politici''.

Anche il Pd altoatesino è molto critico sulla questione. ''Veramente puerile appare la motivazione della senatrice Helga Thaler Ausserhofer riguardo al suo tentativo di portare organicamente aiuto al governo Berlusconi. Il governo di un premier rinviato a giudizio per i reati che sappiamo''.

Ad affermarlo è Antonio Frena, segretario provinciale del Partito Democratico dell'Alto Adige. ''Il Pd - aggiunge - si associa alle perplessità espresse dal senatore Oskar Peterlini, che dichiara come questo gruppo penda troppo a destra''.

Per Frena ''l'essere stampella di questo governo attraverso l'escamotage di un gruppo che si chiama 'Per le Autonomie', ma è nato solo per essere la foglia di fico dove poter nascondere i senatori Svp e attirarne altri, è una cosa che fa arrossire tutti i cittadini dell'Alto Adige, di tutti i gruppi linguistici''.

''Questo nuovo gruppo di 'responsabili' - rimarca il segretario del Pd - nasce con l'incredibile dichiarazione di essere liberi dalla destra, dalla sinistra e dal centro. E' evidente, invece, solo l'intenzione di perpetuare l'incredibile e narcisistico culto di se stessi in barba a qualunque principio di dignità politica e di solidarietà nei confronti dei cittadini di uno Stato allo sbando''.

Non è la prima volta che le posizioni della Thaler Ausserhofer provocano discussioni all'interno del 'partito di raccolta' dei sudtirolesi. Helga Thaler è considerata la massima fautrice della linea 'blockfrei' (vale a dire fuori dagli schieramenti) della Svp, inaugurata quando è tramontato l'accordo a suo tempo stipulato con il centrosinistra, ai tempi del governo Prodi. La senatrice - che di professione fa la commercialista - è nota per alcune posizioni a favore di Tremonti e, in passato, per le critiche alle politiche di Prodi in materia fiscale.

Le sue posizioni sono molto diverse da quelle del senatore Peterlini, che ha già fatto sapere che deciderà in un secondo momento a quale gruppo parlamentare iscriversi. Peterlini, eletto nel collegio di Bolzano-Bassa Atesina, con un'alta componente di elettori di lingua italiana, per avere la garanzia di essere eletto si alleò con il Pd ed è sempre stato contrario agli abboccamenti di vari esponenti del suo partito con il centrodestra.













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