Senzatetto, il sindaco chiede poteri 

Dopo la tragedia sfiorata di sabato. «Nessuno ha il diritto di dormire in strada mettendo a rischio la vita sua e di altri»


di Mario Bertoldi


BOLZANO. La tragedia sfiorata sabato sera in via Alto Adige, con un senza tetto nigeriano che ha rischiato di rimanere gravemente ustionato nel giaciglio di fortuna in via Alto Adige, ha convinto ancora una volta di più il sindaco Renzo Caramaschi della necessità di intervenire con risolutezza. Il problema della gestione dei senza tetto è dei più complessi anche perchè gran parte delle le situazioni a rischio periodicamente segnalate sono conseguenza dell’indisponibilità di clochard locali e senzatetto stranieri ad essere aiutati ed assistiti. Il Comune si è attrezzato per mettere a disposizione numerosi posti letto per l’emergenza freddo ma diversi nelle varie strutture non vengono utilizzati per il rifiuto dei chi preferisce dormire in strada, alla meno peggio. Sabato sera è stato un giovane nigeriano a rischiare grosso. Aveva trovato sistemazione in un intercapedine sopra l’ingresso pedonale del parcheggio sotterraneo di via Perathoner. L’uomo ha acceso un piccolo falò per scaldarsi ma ha rischiato di fare una brutta fine: è stato investito da una fiammata. Le urla dello straniero sono state avvertite da alcuni passanti ed altri stranieri che bivaccano nella zona. L’intervento di soccorso (ambulanza, vigili del fuoco, forze dell’ordine) è stato immediato e provvidenziale. La tragedia è stata evitata. Le ustioni riportate dal malcapitato non sono per fortuna gravi. L’episodio è però dimostrazione che è necessario intervenire. «Se imparassero ad andare dove c’è posto per dormire al caldo ed in sicurezza certe cose non succederebbero - afferma il sindaco Caramaschi - ci sono sempre posti disponibili e accogliamo tutti ma queste persone rifiutano per un senso di libertà oltre la misura del buon senso». Cosa fare? Per mercoledì è stata annunciata una riunione del comitato sicurezza e ordine pubblico, coordinata dal Commissario del governo. Tutti i tentativi bonari di indurre i senza tetto a rivolgersi alle strutture di assistenza sinora si sono rivelati inefficaci. «E’ evidente, però, che così non si può andare avanti - dice il sindaco - chiedo di avere la possibilità di intervenire concretamente, di obbligare chi bivacca in strada ,mettendo a repentaglio la vita sua e degli altri, ad accettare di essere aiutato in sicurezza. In realtà c’è chi si è sempre opposto a soluzioni determinate affermando che non si può obbligare nessuno, che sarebbe un sequestro di persona ed assurdità di questo genere. A questo punto voglio che mi si dica quali sono i miei poteri. Ognuno si prenda le proprie responsabilità. Se dovesse accadere una tragedia, che poi non si dica che il sindaco avrebbe dovuto intervenire...» Anche l’assessore comunale competente Sandro Repetto è dell’avviso che una soluzione dovrà essere trovata. Ma la situazione è difficile anche perchè è “fluida” e cambia in continuazione. «Su 477 persone ospitate l’anno scorso per l’emergenza freddo - puntualizza l’assessore - a Bolzano ora ne sono rimaste solo 23. Tutti gli altri sono cambiati. Ed il ricambio è continuo. Chi si mette in lista d’attesa lasciando il proprio numero di telefonino ai gestori dell’emergenza freddo, solo 24 ore dopo il più delle volte rinuncia...»

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