Seppi interviene e ferma il pestaggio

Il consigliere di Unitalia salva un uomo picchiato a sangue


Susanna Petrone


BOLZANO. «Se non li avessimo fermati, lo ammazzavano. Lo stavano pestando con una cattiveria e una brutalità inaudite». Donato Seppi, consigliere provinciale di Unitalia, è intervenuto l'altro pomeriggio per sedare una maxi-rissa scoppiata nei giardini davanti alla stazione. Probabilmente ha salvato la vita ad un uomo di 47 anni, finito per terra e colpito con calci e pugni all'addome e in faccia da altre tre persone. Insieme a Seppi, c'era il collega Alessandro Urzì, che, non appena ha visto la scena, è corso in stazione dove era appostata una macchina della polizia. Seppi, invece, è rimasto sul posto. Ha iniziato ad urlare, bloccando di fatto il pestaggio. Due minuti dopo sono intervenuti gli agenti della polizia: «Sono stati bravissimi - prosegue Seppi -. Sono riusciti ad immobilizzare gli uomini in pochi istanti, consentendo ai soccorritori di medicare la vittima». La rissa, scoppiata verso le 18, si è conclusa con un bilancio serio: l'aggredito è stato ricoverato al San Maurizio con una prognosi di 30 giorni. Stava perdendo sangue dalla bocca, a causa di un'emorragia interna. Per la rissa sono stati denunciati un ceco di 28 anni e un romeno di 60 anni. Arrestato, invece, Peter Toman, cittadino ceco di 28 anni. Quest'ultimo sarebbe infatti il responsabile delle lesioni più gravi inflitte alla vittima, avendogli tirato ripetutamente calci nello stomaco. Non solo: durante la perquisizione personale è spuntato anche un coltello.  Seppi non vuole però passare per un eroe: «La notizia - si schermisce - è stata divulgata dalla polizia, non da me. Io ho fatto solo il mio dovere di cittadino».

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