SEXGATE Prostituzione minorile a Bolzano, i legali degli indagati contestano le intercettazioni

Gli avvocati sostengono presunte irregolarità nel momento in cui sono state prorogate. Nel caso venissero accolte queste eccezioni l'inchiesta perderebbe un elemento importante



BOLZANO. Secondo giorno per l'incidente probatorio nel quadro dell'inchiesta sulla prostituzione minorile a Bolzano.

Alcuni legali hanno presentato delle eccezioni contro le intercettazioni telefoniche. Davanti al Gip Carlo Busato ed alla Pm Donatella Marchesini depone - sempre a porte chiuse - la seconda delle tre ragazze di origine marocchina parte lesa nell'inchiesta.

Punto centrale dell'audizione è l'accertamento del fatto se i 'clienti' delle baby-prostitute sapessero che le ragazze erano minorenni. Secondo quanto detto da uno dei legali, le due ragazze finora sentite si sono dimostrate solidali l'una con l'altra nel definirsi costrette a prostituirsi dalla presunta maitresse, anche lei marocchina.

Intanto alcuni legali della difesa hanno presentato al Gip delle eccezioni contro le intercettazioni telefoniche (telefonate e sms con la presunta maitresse) in quanto sostengono presunte irregolarità nel momento in cui sono state prorogate. Nel caso venissero accolte queste eccezioni l'inchiesta perderebbe un elemento importante.













Altre notizie

Attualità