Sfida per la Commissione dei Sei 

Nella Svp gara tra Schullian, Durnwalder e Steger. Lega: ipotesi Polo, Vettori o Maturi. Sorpresa M5S



BOLZANO. È il posto in cui bisogna stare, per contare. Parte la corsa per la Commissione dei Sei e dei Dodici. Il governo M5S-Lega ha pronti i propri nomi da mesi. C’è stato un momento in cui le nomine statali sembravano imminenti, poi Roma ha deciso di aspettare che fosse chiaro l’assetto di maggioranza in Alto Adige e Trentino. Votata la giunta di Palazzo Widmann, nessuno vuole più aspettare. Nell’ordine del giorno del consiglio provinciale, che si riunirà da mercoledì prossimo, è stata inserita l’elezione dei due componenti della Commissione dei Sei di sua competenza (un italiano e un sudtirolese). Poi ci sarà la votazione in consiglio regionale, con un altro altoatesino (del gruppo tedesco) e un trentino per la Commissione dei Dodici. A quel punto arriveranno anche le nomine governative: il fascicolo è sul tavolo della ministra degli Affari regionali Erika Stefani (Lega), ma come su tutto Roberto Calderoli dirà la propria, mentre per il Movimento 5 Stelle le trattative vengono seguite dal ministro trentino Riccardo Fraccaro. Sarà una Commissione dei Sei completamente rinnovata, e non solo perché nelle nomine il Pd dovrà lasciare spazio alla Lega. Anche la pattuglia della Svp sarà rinnovata, forse del tutto. Con qualche mal di pancia. Le trattative sulla giunta sono durate tre mesi, ma quanto a importanza la Commissione dei Sei non è molto distante. Da quel tavolo passano i nuovi poteri dell’autonomia.

GLI ASPIRANTI SVP. Nella Svp ha deciso di ritirarsi Karl Zeller: dopo il tandem con Siegfried Brugger, Zeller è stato l’architetto delle venti norme di attuazione sfornate negli ultimi cinque anni. Poco convinto della alleanza con la Lega, Zeller si sta ritirando dalla prima fila, anche se resta vice Obmann. Sarebbe forse rimasto volentieri Daniel Alfreider, ora assessore, ma le dinamiche nella Stella alpina hanno preso una piega diversa: in corsa ci sono tre parlamentari, il deputato Manfred Schullian, i senatori Dieter Steger (già nella paritetica) e Meinhard Durnwalder. Ci sarà posto solo per due. Ne discuterà lunedì la Parteileitung, con trattative nel fine settimana che coinvolgeranno anche l’Obmann Philipp Achammer e il presidente Arno Kompatscher.

I NOMI DELLA LEGA. La Lega non ha ancora deciso il nome che presenterà la settimana prossima in consiglio provinciale. Il commissario Massimo Bessone punta sicuramente sull’avvocato Angelo Polo, che si è fatto apprezzare come tecnico ai tavoli di lavoro sul programma. C’è un altro avvocato di cui circola il nome, il brissinese Riccardo De Paola. Si è dichiarato disponibile anche il capogruppo Carlo Vettori, ma Bessone anticipa: «Secondo me è giusto mandare nella paritetica un avvocato». Il deputato Filippo Maturi potrebbe entrare con nomina governativa.

I PALETTI DEL M5S. Nelle discussioni bolzanine sulla paritetica il gioco sembra tutto tra Lega e Svp, ma Diego Nicolini (M5S) smorza gli entusiasmi: «Su tre nomine governative, due saranno nostre. Puntiamo su una sudtirolese e un italiano, due avvocati esperti, indipendenti».

(fr.g.)

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