BOLZANO

Si invaghisce di una trans che gli offre coca prima del sesso 

Il bolzanino ha rifiutato ed ha chiamato i carabinieri. Nella perquisizione effettuata in piena notte nella casa dell’incontro sono stati sequestrati 27 grammi di droga pesante. Arresti domiciliari e processo per direttissima



Bolzano. Una trans di origine brasiliana è sotto processo a Bolzano per spaccio e detenzione di droga pesante. La disavventura giudiziaria che lo ha travolto ha avuto origine nella serata di domenica scorsa quando la trans è stato notato nel corso di un incontro occasionale con un potenziale partner il quale potrebbe non essersi accorto che la persona di cui si era invaghita (e con la quale aveva intenzione di avere una relazione sessuale) non era una «donna».

Questa mattina la trans, dichiarata in stato di arresto nella notte tra domenica e ieri, comparirà già questa mattina davanti al tribunale per essere processata per direttissima.

È molto probabile dunque, che in assenza di precedenti penali, la brasiliana possa chiudere la vicenda con un patteggiamento ottenendo un adeguato sconto ed i benefici di legge (qualora riuscisse a contenere la condanna entro i due anni).

L’inchiesta è nelle mani del sostituto procuratore Igor Secco che proprio ieri ha ottenuto la relazione dai carabinieri con il dettaglio dell’operazione. È così emerso che a rivolgersi ai carabinieri è stata proprio la persona con la quale la trans aveva accettato di chiudere la notte tra domenica e lunedì.

L’indagine non ha chiarito se l’incontro fosse stato deciso all’ultimo momento a seguito di una «affinità» sessuale emersa nel corso della serata o se, al contrario, l’incontro tra il trans ed il malcapitato bolzanino fosse stato programmato preventivamente. Resta il fatto che tra i due la situazione precipita poco dopo essersi incontrati nell’abitazione dell’indagata.

La trans infatti avrebbe chiesto al suo ospite di assumere della cocaina che teneva in casa. Di fronte al rifiuto, l’ospite è stato invitato a lasciare immediatamente l’appartamento. Sembra tra i due sia volata qualche parola grossa se è vero come è vero che il bolzanino cacciato si è sentito umiliato e ha deciso, in piena notte, di rivolgersi ai carabinieri.

L’uomo è stato subito sentito dai militi. È apparso ancora agitato ma perfettamente credibile al punto che gli uomini dell’Arma hanno deciso di effettuare immediatamente un blitz a sorpresa in casa della brasiliana, alla ricerca dell’eventuale droga. L’operazione ha dato esito positivo nel senso che, all’interno dell’appartamento, la trans aveva a disposizione 27 grammi di cocaina. Troppi per poter sostenere che la droga era da considerare esclusivamente per uso personale.

Per la brasiliana è così scattato l’arresto sotto la duplice accusa della detenzione a scopo di spaccio dei 27 grammi di cocaina e di tentativo di cessione di una dosa al suo ospite. Una situazione, sotto il profilo processuale, piuttosto pesante.

Al momento non è chiaro se la cessione della dose di cocaina sia stata offerta a titolo oneroso e a titolo gratuito. In casi come questi, però, anche la semplice cessione tra amici di una dose configura il reato di spaccio (o tentato spaccio come nel caso in questione). Il legislatore, infatti, se in alcune ipotesi, cerca di giustificare colui che acquista la droga per un uso personale, non ha invece alcuna comprensione per chi vende, consegna o cede ad altri (anche se gratuitamente) una quantità anche minima di sostanza stupefacente. Difatti, il soggetto che vende è sempre punito con pena detentiva e, dunque, rischierà di scontare concretamente la sua condanna in carcere.

Questo anche in caso di semplice cessione a titolo gratuito. Dunque anche la fornitura del classico “spinello” in una serata tra amici è considerato spaccio.

Stamane l’indagata comparirà comunque davanti al giudice con processo per direttissima.

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