open source in provincia

Software libero per risparmiare

Il presidente Kompatscher: spenderemo un milione in meno



BOLZANO. Risparmiare fino a un milione di euro l'anno. Questo l'obiettivo della giunta provinciale in tema di software libero. «Non vogliamo una battaglia ideologica tra open source e licenze a pagamento sui computer provinciali - ha detto il presidente Kompatscher - ma vogliamo fare in modo che i cittadini abbiano la massima accessibilità possibile ai documenti».

Passare dai software proprietari, ossia con licenze a pagamento, ai cosiddetti software liberi, ovvero gratuiti. Un tema che in giunta provinciale si discute da diversi anni, e che ieri ha tenuto banco anche nella seduta del nuovo esecutivo guidato da Kompatscher.

"Ribadiamo l'impegno preso in passato - ha sottolineato il presidente - se le prestazioni offerte sono le stesse, la scelta deve ricadere sull'open source. Vogliamo seguire l'esempio di altre città e regioni europee; secondo le stime dei nostri tecnici il risparmio potrebbe raggiungere il milione di euro l'anno".

Su un punto, però, Kompatscher ha voluto fare chiarezza. "Non vogliamo che la discussione si trasformi in una battaglia ideologica - ha spiegato - ma vogliamo solamente che al cittadino venga data la possibilità di visualizzare e scaricare documenti pubblici senza per forza dover acquistare un software a pagamento. Questa è la vera discriminante, in un'ottica di maggiore accessibilità".

Il presidente altoatesino, inoltre, ha ricordato che in determinati settori si rende quasi necessario il ricorso alle licenze, e ha citato l'esempio del Comune di Monaco di Baviera, dove dal 2006 è partito un programma, della durata di sette anni, tra i più importanti d'Europa. "Nonostante siano stati investiti 35 milioni di euro - ha concluso Kompatscher - su circa il 10% dei computer sono ancora installati software a pagamento".©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità