BOLZANO

Somministrate bevande alcoliche a minori, chiuso per 10 giorni il Caffè Mozart di via Alto Adige

Provvedimento del Questore, dopo che, già a febbraio dello scorso anno, il gestore del locale era stato sanzionato per un fatto analogo



BOLZANO. Il Questore di Bolzano ha disposto la chiusura per dieci giorni del Caffè “Mozart” di via Alto Adige 27, in seguito ad un controllo da parte di un equipaggio della Volante che, lo scorso fine settimana, transitando davanti al bar, ha notato alcuni ragazzi, all’apparenza giovanissimi, che stavano bevendo della birra alcolica. Effettuando un rapido controllo all’interno del locale, i poliziotti hanno accertato trattarsi, in effetti, di un ragazzo di 13 anni, della sorella di questo, 17 anni, e di una ragazza di 15 anni.

La somministrazione di bevande alcoliche a minori degli anni 16 costituisce reato, mentre per i giovani tra i 16 ed i 18 anni la legge prevede una sanzione amministrativa che comporta, in caso di recidiva, oltre al pagamento di una  somma da 500 a 2.000 Euro, anche la chiusura del locale da quindici giorni a tre mesi.

Il Questore ha inoltre rilevato che già a febbraio dello scorso anno, in occasione di uno dei frequenti controlli effettuati in città, il gestore del locale era stato sanzionato per la somministrazione di bevande alcoliche a due minorenni.

In attesa della procedura sanzionatoria che verificherà l’eventuale sussistenza dei presupposti per l’applicazione del provvedimento di chiusura fino a 3 mesi previsto in caso di recidiva, il Questore ha ritenuto necessario intervenire tempestivamente per tutelare la salute e l’incolumità dei minori, nonché l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, con una sospensione temporanea finalizzata a prevenire la commissione di ulteriori violazioni e dare un segnale, sia al gestore che alla sua clientela, sulla necessità di un immediato cambio di rotta.













Altre notizie

A Vipiteno

Nei guai per il navigatore: sospetto trafficante assolto

Intercettato nel 2021 al Brennero, viaggiava a poca distanza dall’auto di una donna che trasportava 18 chili di cocaina. A collegare i due c’erano i dati trovati sul localizzatore della donna arrestata, già condannata a 8 anni

Attualità