«Sos padroni maleducati» Un danno per tutti i cani 

È un dovere rispettare la paura verso gli animali: troppi atti di arroganza Un bimbo spaventato, da adulto può diventare un nemico dei «pelosi»


di Luca Rauzi


BOLZANO. Un compito importante, per noi amanti dei cani, è quello di diffondere il rispetto nei loro confronti, attraverso la conoscenza delle loro molteplici e meravigliose qualità.

Fondamentale è ricordarsi sempre che, per ottenere rispetto, dobbiamo essere noi i primi a rispettare gli altri. Ci sono persone che non amano particolarmente i cani e alcuni li temono: questo va compreso e rispettato. La paura è irrazionale e per questo non può essere facilmente dominata. Non sempre è sufficiente rassicurare riguardo l’inoffensività del nostro cane, lasciandolo libero di avvicinarsi a chi lo teme. Dobbiamo dimostrare di essere capaci e disponibili ad averne, al bisogno, il giusto controllo. La nostra “missione” deve puntare a modificare i sentimenti negativi verso i cani, usando un atteggiamento educato e una gestione attenta.

Alcuni giorni fa ho assistito a una scena che sintetizzava tutti i comportamenti negativi, dannosi e controproducenti, che un proprietario di cani può mettere in atto. Un cane, lasciato libero in zona non consona, arriva presso le altalene dove sta giocando un bambino sotto gli occhi del padre. Il cane si avvicina, opera le sue «marcature», il bambino ha paura, del padrone neanche l’ombra. Dopo un po’, finalmente, appare un “signore”, e quando il genitore spazientito gli chiede se può legare il cane, costui, invece di scusarsi e provvedere, lo manda in malo modo a quel paese, solo perché si era permesso di chiedergli un favore, una gentilezza. La maleducazione e l’arroganza di questo proprietario remano contro la nostra causa. Sono comportamenti dannosi, così come diventano inutili e dannosi i cani rissosi e asociali, nel contesto cittadino, se gestiti da persone impreparate.

Ho educato molti bambini paurosi e diffidenti a conoscere i cani e ad averne maggiore fiducia. Questo è stato possibile con l’aiuto di cani socievoli, tranquilli, educati, che rispettavano i tempi dei bambini, e non certo imponendo con arroganza la presenza del cane.

Quei bambini sono passati dalla nostra parte. Saranno degli adulti che rispettano i cani e che insegneranno, a loro volta, a rispettarli e a non averne timore. La paura è pericolosa perché può generare odio, fino all’estrema follia di chi semina bocconi avvelenati.

Impegniamoci perciò ad avere un profilo educato e rispettoso nella gestione dei nostri cani, affinché questo ritorni a loro favore.

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