BOLZANO

Sparò contro la pizzeria alle porte di Bolzano, sconterà 3 anni di carcere

Mirco Curcio agì per intimidire i titolari a seguito di un credito per droga Ora l’avvocato difensore Fava ha messo a punto due ipotesi di patteggiamento



BOLZANO. E’ stato arrestato ai primi di agosto con l’accusa di aver esploso quattro colpi di pistola , di notte, contro le vetrine di una pizzeria di Cornedo il cui titolare avrebbe avuto un debito nei suoi confronti. Mirco Curcio, 37 anni, originario di Lamezia Terme ma residente da anni a Bolzano, è ancora in carcere con l’accusa di spaccio di droga, detenzione abusiva di arma da fuoco e tentata estorsione. Il suo legale, l’avvocato Federico Fava, ha messo a punto con il sostituto procuratore Axel Bisignano due ipotesi di patteggiamento: tre anni di reclusione (con conferma della custodia cautelare in carcere sino alla prossima udienza a metà novembre) oppure tre anni e mezzo con il via libera della Procura alla concessione immediata degli arresti domiciliari.

Si tratta di proposte alternative che prendono le mosse dalle disposizioni di legge riguardante la possibilità di evitare l’immediata carcerazione per pene o residui di pena al sotto dei tre anni di reclusione.

Il pubblico ministero Bisignano si è detto disponibile a dare il via libera ad entrambe le soluzioni. Spetterà allo stesso Mirco Curcio decidere, con il proprio legale, quale strada scegliere. Come noto l’uomo (incensurato) è reo confesso. Poco dopo l’arresto rese piena confessione ed il giudice confermò la custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione e di inquinamento prove.

Sulla pericolosità sociale di una persona che spaccia droga e che tenta di farsi pagare lo stupefacente fornito esplodendo quattro colpi di pistola a titolo indimidatorio non c’è molto da discutere.

Come si ricorderà i fatti in questione risalgono alla notte tra il 31 luglio ed il primo agosto scorsi. Il titolare della pizzeria si trovò quattro fori nella vetrina procurati da una pistola calibro 22. Il 37enne venne identificate qualche giorno dopo anche sulla base delle immagini di una telecamera di sicurezza piazzata nei pressi della pizzeria. Emerse così che l’episodio aveva un movente ben preciso: intimidire i gestori e costringerli a pagare la droga venduta al figlio.

Ad incastrare l'uomo, oltre alle immagini del video, vi fu anche la precisa denuncia della parte lesa. Anche il giorno precedente l’episodio i titolari dell’esercizio erano stati pesantemente minacciati. I carabinieri riuscirono a risolvere il caso in pochi giorni. Ora, come detto, Mirco Curcio spera di poter lasciare il carcere entro poche settimane. Sarà l’avvocato difensore Federico Fava a definire la proposta di patteggiamento con pubblico ministero e giudice. (ma.be.)

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