La giunta comunale esamina due soluzioni avanzate dai progettisti prima di decidere nelle prossime settimane

Spazio verde nel greto del Passirio

All'altezza delle Terme un angolo ideale per il relax di meranesi e turisti


Ezio Danieli


MERANO. La giunta comunale è chiamata ad una decisione su due proposte che riguardano il Passirio. Qualunque sarà la scelta, i meranesi presto potranno avere a disposizione - davanti alle Terme - un mini-prato su cui trascorrere il tempo libero e godersi, in estate, i caldi raggi del sole. La scelta dell'amministrazione civica è prossima - lo ha detto il sindaco Januth - sulla base di uno studio elaborato da tempo ed inserito nel contesto del progetto Interegg Italia-Austria. Fra gli obiettivi di sviluppo del Passirio c'è anche - e soprattutto - l'apertura del fiume alle esigenze della comunità. Partendo da questa considerazione, il dottor Mauro Spagnolo nella sua qualità di direttore dell'Ufficio Bacini Montani ovest, ha lanciato anni fa un progetto. Che poi è stato approfondito e sviluppato del Forum che si occupa delle varie proposte legate alla rivitalizzazione del Passirio e che è stato valutato anche nel corso di pubblici incontri con i cittadini. «L'idea originale - è lo stesso Spagnolo che parla - è stata perfezionata e s'è tradotta in due possibilità di intervento. Tocca al Comune decidere quale considerare ed è proprio quello che sta facendo la giunta comunale.

La zona di intervento previsto è quella più larga del Passirio compresa fra il ponte Teatro e la passerella pedonale, proprio di fronte al centro termale. La prima soluzione prevede la sistemazione dell'alveo in modo tale da farlo diventare una zona ricreativa adatta per riposare, per prendere il sole, per i giochi dei bambini. Insomma dovrebbe essere a disposizione dei meranesi. L'area sarà di 150 metri di lunghezza e di 15 metri di profondità. Previsti, per questa prima soluzione, un avvallanento e tre gradini di accesso all'alveo del fiume». La seconda ipotesi - che avrebbe le stesse finalità della prima - prevede una zona pianeggiante con prato verde ed un solo gradino. «Il tutto deve essere considerato dal punto di vista architettonico, sociale ed anche economico - continua il dottor Spagnolo - ed è proprio su questi tre aspetti che sta ragionando la giunta comunale che dovrebbe prendere una decisione entro breve tempo». Insomma sul greto del Passirio potrebbe essere realizzata una zona verde simile - anche se di dimensioni ridotte viste la larghezza del fiume - a quella dei Prati del Talvera a Bolzano.

Lo spazio, rispetto al capoluogo altoatesino, è decisamente ridotto ma la doppia soluzione proposta al Comune appare interessante. Si inquadra negli obiettivi di sviluppo - già fissati nel contesto del progetto Interegg - del fiume verso le esigenze dei meranesi ed anche dei turisti. Si parla di creazione di spazi gioco per i bambini, della realizzazione di postazioni per osservare la natura, di adattare le briglie in modo tale da consentire il passaggio dei pesci. È stata presa in considerazione anche l'eventualtà di creare delle piste ciclabili e pedonali sulla riva sinistra, in particolare lungo la via Manzoni. Un intervento quest'ultimo che potrà essere realizzato soltanto quando sarà del tutto percorribile la circonvallazione ovest. Fra gli interventi previsti c'è anche l'allungamento del tratto di fiume che solitamente viene usato dai canoisti. Il tutto è ovviamente legato alle disponibilità finanziarie previste dal progetto Interegg che, essendo sostenuto dalla Comunità Europea, deve comprendere anche i confini territoriali dei Comuni di Scena e di Tirolo che sono interessati dalla soluzione di diversi problemi che il Passirio ha nella zona Lazago.

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