Spesa mirata: il menù di Pasqua in quarantena 

Supermercato o spesa a domicilio. Basta un po’ di fantasia per rallegrare la festa Si parte dagli asparagi con salsa bolzanina, passando per il capretto e arrivando alla pastiera


ANGELO CARRILLO


Bolzano. Mai come quest’anno la feste pasquali si annunciano all’insegna dell’autarchia più spinta. Questo non significa però che la quaresima si sposti anche sulla tavola. Anzi. Grazie al servizio a domicilio e alla spesa resa possibile dai supermercati, arrangiare un pranzo pasquale come si deve, è alla portata di tutti.

Sfruttiamo la stagione

Sfruttiamo, quindi l’apertura della stagione degli asparagi e il servizio a domicilio organizzato dai maggiori produttori come la cooperativa di Terlano. Con una decina di euro infatti il re degli antipasti primaverili è alla portata di tutti.

Bastano pazienza e bollitore

Basta un po’ di pazienza e un bollitore per ottenere asparagi fumanti da servire con la salsa bolzanina a base di uova sode, aceto, olio e condimenti.

Anche il prosciutto pasquale può essere acquistato con facilità nelle macellerie che, quasi sempre, sono organizzate con il servizio a domicilio. Asparagi e uova con prosciutto, a dirla tutta, sono eccellenti anche come portata principale.

La torta pasqualina

Come primo piatto suggeriamo di preparare la versione altoatesina della torta pasqualina, ovvero uno strudel salato. Anche in questo caso la realizzazione è piuttosto semplice grazie ai prodotti che si possono reperire sia con il servizio a domicilio che al supermercato come la pasta sfoglia pronta. Una ricetta di recupero ideale per utilizzare verdure, salumi e formaggi avanzati nel frigorifero. Lasciate lavorare la fantasia: carote, melanzane, cipolle e zucchine formeranno un delizioso ripieno. Basta tagliarle e soffriggerle con pezzetti di pancetta o speck, inserendo anche qualche avanzo di mortadella o prosciutto. Suggeriamo anche di utilizzare delle patate lesse per dare più cremosità all’impasto. Unite al composto un paio di uova, spolverate di parmigiano, salate e pepate a dovere. Adagiate la sfoglia e farcitela come uno strudel. Spennellate con il tuorlo d’uovo e infornate per 40 minuti a 180 gradi o 160 gradi con forno ventilato (magari accanto alla pastiera napoletana di cui parleremo fra poco).

Capretto al forno

Prima di passare alla Pastiera Napoletana che sarà il fulcro del nostro pranzo pasquale suggeriamo di preparare un piatto piacevole come il capretto al forno con le patate, il gettonatissimo anche in Alto Adige. Carne bianca, magra gustosa che si prepara velocemente. Per la ricetta occorre 1 kg di carne di capretto, una bottiglia di vino bianco, 1 cipolla bianca o dorata, carote, 2 coste di sedano, 10 grammi di aceto di vino bianco, rosmarino quanto basta, 50 grammi di olio extravergine di oliva, sale, pepe in grani, 3 foglie di alloro, 3 bacche di ginepro.

La ricetta

La sera prima pulite e tagliate tutti gli ingredienti e metteteli a marinare nel vino in frigorifero. Il giorno dopo togliete le spezie e sgocciolate il capretto, mettetelo in una teglia larga con le verdure sgocciolate. Aggiungete trecento grammi di patate sbucciate e tagliate a pezzetti. Infornate in un forno già caldo a duecento gradi per trenta minuti (fino a cottura delle patate) gustate e godete alla grande.

Il dolce del momento

Chiudiamo con il dolce del momento. Pochi giorni fa il governatore della regione Campana invitava i suoi corregionali a tornare a preparare a casa, per evitare contatti e contagi, uno dei dolci simbolo della Pasqua mediterranea. Abbiamo così colto l’occasione per proporlo anche ai nostri lettori,

La pastiera napoletana

La pastiera napoletana, oltre ad essere un piccolo capolavoro dolciario è effettivamente un dolce di tradizione casalinga adottato dalle cucine nobili. Il nome Pastiera sembrerebbe derivare dall’abitudine, consolidata per un certo periodo di tempo, che vedeva utilizzare al posto del grano cotto la pasta cotta; tutt’oggi ci sono ancora massaie che preparano la pastiera utilizzando paste del tipo spaghetti o capellini. Per semplificare il lavoro la pastafrolla può essere tranquillamente acquistata al supermercato. A casa può essere tranquillamente preparato il grano cotto (ma si trova anche precotto) mettendo a sobbollire in acqua trecento grammi di grano che poi verrà fatto bollire, il grano avanzato può anche essere conservato in surgelatore. Con il latte in un pentolino (duecentocinquanta grammi), aggiungete il grano precotto (trecentocinquanta grammi) e dello strutto (trenta grammio) con della scorza del limone grattugiata. Si lascia cuocere il tutto per una ventina di minuti fino ad ottenere un composto cremoso. A questo punto, una volta raffreddato verrà unita ricotta vaccina e di pecora con trecentocinquanta grammi di zucchero, tre uova, cinquanta grammi di cedro candito e cinquanta grammi di arancia candita (ma i canditi si possono anche evitare), un baccello di vaniglia, e un pizzico di polvere di cannella. Il segreto di questo dolce è, però, l’acqua di arancio, un aroma che si trova normalmente in commercio ma che dà alla pastiera un fascino tutto particolare. Dopo aver foderato uno stampo con la pasta frolla coprirete con la crema e decorerete la superficie con la pasta frolla avanzata. Ottanta minuti in forno a centoottanta gradi e questo dolce semplice e buonissimo sarà pronto.

Naturalmente in internet si trovano moltissime ricette e ci si potrà sbizzarrire, ma anche senza essere mastri pasticceri il risultato è garantito.

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