caro energia

Spese di riscaldamento raddoppiate. Gli inquilini morosi salgono al 30% 

Amministratori molto preoccupati. Il presidente Anaci Lombardozzi: «Morosità comparsa anche nei condomìni dove prima non esisteva» I condomìni storicamente in difficoltà ora rischiano lo stop alle forniture. Bollette aumentate del 60% ma si teme possano rincarare del 100%



BOLZANO. Per quest’inverno i preventivi di spesa per il riscaldamento e l’acqua calda nei condomìni bolzanini hanno subito ritocchi almeno del sessanta percento, ma si sa già che a consuntivo si veleggerà attorno al cento percento di rincaro. Gli amministratori sono estremamente preoccupati, perché già ora il tasso di morosità, in media, è schizzato da un fisiologico dieci percento a una media del trenta percento. Condomìni dove prima la morosità non esisteva, ora la registrano. Quelli storicamente in difficoltà, invece, adesso sono in condizioni drammatiche: rischiano addirittura la sospensione dei servizi. Perché i fornitori, a chi non paga, non forniscono più. E ad andarci di mezzo saranno anche i condòmini virtuosi.

È il pesantissimo quadro illustrato dal presidente altoatesino nonché vicepresidente nazionale dell’Anaci, l’associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari, Marco Lombardozzi, che ha presentato il vademecum per risparmiare sul riscaldamento. Lo ha fatto «sperando che passi la tempesta, perché ancora siamo in piena traversata. E i segnali non sono per niente incoraggianti».

Preventivi da fantascienza

Lombardozzi ne ha approfittato per segnalare «come non sia affatto facile elaborare i preventivi di spesa quando andiamo a fare le assemblee. Dobbiamo preventivare ciò che non conosciamo. Mediamente stiamo calcolando un 60% in più sulla spesa relativa a riscaldamento e acqua calda, sapendo benissimo che è un palliativo, nel senso che già stiamo ragionando sul 100% in più, però magari andare a dire subito: guardate, dovete mettere sul piattino una cifra così grande può portare qualche scompenso a qualche persona». Quindi, come categoria, gli amministratori si riservano «mano a mano che si andrà avanti, in base alle bollette che arriveranno, eventualmente di richiedere degli adeguamenti». E qui Lombardozzi ha lanciato un appello «a pagare puntualmente le rate del condominio perché, purtroppo, in un momento come questo, non pagare la rata del condominio può comportare la sospensione del servizio. A danno di tutti, anche dei condòmini più virtuosi».

Variazioni schizofreniche

L’Anaci chiede dunque senza mezzi termini: «Rinunciate magari a qualcosa di più futile, ma pagate le spese di condominio per far fronte alle bollette che, credetemi, hanno un andamento schizofrenico. Quotidianamente ci sono delle variazioni al rialzo, mai al ribasso».

Il problema fornitori

Gli amministratori hanno più fornitori, di vario genere. «Ci sono fornitori che cercano di venirci incontro magari offrendo la rateizzazione delle fatture e delle bollette, però anche se rateizzate... ma comunque è pur sempre un passo avanti. Ci sono però altri fornitori che sono particolarmente rigidi». In certi casi, addirittura, è arrivata la richiesta di produrre una garanzia fideiussoria per rassicurare. Quindi si deve andare in assemblea, si deve andare in banca, c’è tutta una procedura da seguire. Lombardozzi precisa: «Non è un bel segnale, è un campanello d'allarme anche dal punto di vista della robustezza di queste società. Perché poi mi aspetto anche, se andrà avanti questo balletto, che rimarranno in campo solo i più grossi. Tante società nate con la liberalizzazione eccetera, voglio vedere come faranno. Perché, se non gli arriva il flusso costante di denaro dai pagamenti delle bollette per acquisire la materia prima in anticipo eccetera, i conti non possono tornare».

Molteplici problemi

Tanti, dunque, i problemi, in primis «far fronte al pagamento, puntuale possibilmente, delle bollette, evitando quindi disservizi, perché poi sui disservizi è sempre colpa di qualcun altro». Poi c’è la quota fissa del 30%. Sempre Lombardozzi: «Ho già sentito in qualche assemblea venire fuori il ragionamento: ma quindi anche se io lavoro bene sulle valvole termostatiche eccetera, ma poi c'è quell'altro che lascia la finestra aperta... Siamo tutti sulla stessa barca, bisogna essere consapevoli anche di questo, mentre magari prima non ci si faceva tanto conto».

Poi c'è un ulteriore problema legato ai fornitori: «Cambiare fornitore in un momento come questo lascia il tempo che trova, perché sulla carta ogni offerta è più bella dell'altra, ma poi non c'è riscontro oggettivo. Il Ctcu ha suggerito di non farsi prendere dalla fretta di cambiare. Meglio rimanere col fornitore che abbiamo, e possibilmente cercare di essere puntuali nei pagamenti. Perché essere buoni pagatori da sempre può aiutare».

Morosità in forte aumento

Poi ci sono i casi che Lombardozzi non può che definire drammatici: «Ci sono dei condomìni dove da sempre sono in ritardo coi pagamenti eccetera, e sono quelli che ci preoccupano di più. Inoltre abbiamo visto che effettivamente la morosità è aumentata. Poi, che sia aumentata perché effettivamente c'è difficoltà o perché si prende la palla al balzo, questo lo vedremo nei prossimi mesi. Ma la morosità è aumentata, circa raddoppiata. Nei condomìni dove non c'era morosità, ora ce n'è. Siamo al 30% contro un 10-12% fisiologico. Tra l'altro sono spese su spese, il sollecito lo paghi... Insomma, sono situazioni brutte, soprattutto quando non hai la richiesta da parte del condòmino per farti capire che potrebbe magari pagare un poco alla volta. Non senti niente. Non hai notizie. Vedi solo che non pagano». DA.PA

 













Altre notizie

Attualità