Sportello cura, boom di utenti

Il servizio attivo da due mesi al distretto socio-sanitario di Merano ha già registrato 300 accessi


di Ezio Danieli


MERANO. Il servizio fornito dallo sportello unico per l’assistenza e la cura istituito al distretto socio-sanitario di Merano in via Roma è attivo da soli due mesi. Ma funziona già egregiamente, tanto che sono già stati oltre 300 i meranesi e i residenti nel Burgraviato ed in Venosta che l'hanno frequentato. Un servizio voluto dalla Provincia che ha accolto in tal senso una richiesta caldeggiata dall'assessore Martha Stocker.

Nell'ufficio a piano terra lavorano cinque impiegati per 12 ore alla settimana. Si sono tutti ritagliati del tempo nel loro abituale orario di lavoro (senza quindi incidere sullo stipendio): una soluzione che pare funzionare allo scopo, tanto che gli utenti sono molto soddisfatti delle pratiche che sono state prese in considerazione ed in parte esaudite. A

l servizio, presso il distretto sociale di via Roma, è stata dedicata un'interessante tavola rotonda proposta martedì pomeriggio da Asib, l'associazione che si occupa di come invecchiare bene, e che si è svolta nella sala civica di via Toti con una discreta partecipazione di pubblico e di vari esperti nei settori del sociale, della sanità e delle case di riposo, i tre punti chiave che vengono curati dal servizio.

In sala erano presenti anche l'assessore Frötscher e l'intera consulta anziani del Comune. Ha moderato la tavola rotonda il primario dottor Christian Wenter, che ha subito evidenziato l'eccellente servizio svolto dallo sportello. Si è poi parlato in particolare del problemi di accesso alle case di riposo sia comunali che private. Lo sportello, pur non essendo ancora collegato in rete con le varie strutture, è in grado già di aiutare i familiari degli utenti nella formulazione dei documenti da predisporre in modo tale da facilitare, di molto, i loro compiti. Anche la lista di attesa per l'accesso alle varie case di riposo è così ridotta, con conseguente riduzione dei tempi d’attesa per gli utenti.

Anche se manca ancora il collegamento via internet, l'elenco dei richiedenti è ora sotto gli occhi del personale e dei congiunti, che possono avere e quindi fornire la situazione aggiornata.

Nel corso della tavola rotonda è stato evidenziato come per il servizio fornito dallo sportello manca ancora la preziosa ed utile collaborazione dei medici di famiglia. Ne basterebbe uno, un giorno alla settimana, per dare una preziosa mano e offrire un aiuto consistente al personale che opera. Purtroppo, è stato rilevato, di medici di famiglia nella zona del Meranese ne esiste una trentina in tutto e non possono garantire la loro collaborazione pratica che in ogni modo il pubblico presente ha auspicato possa essere assicurata.

Il dottor Christian Wenter, che ha moderato la tavola rotonda, ha aggiunto che lo sportello presso il distretto dovrebbe occuparsi in futuro anche delle pratiche riguardanti il servizio delle badanti e di quanto concerne le pratiche relative all'accompagnamento.

Per l'Asib, organizzatrice della tavola rotonda, una soddisfazione enorme averla proposta su un servizio che ha dimostrato di essere funzionale e di venire incontro alle esigenze di tante persone su temi importanti come la sanità, il sociale e le case di riposo.

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