Statale 38, tra Bolzano e Merano ora regna la calma

A 17 anni dall’inaugurazione della MeBo, ripercorriamo la “Route 66” altoatesina per vedere com’è cambiata. Un viaggio per immagini e ricordi


di Paolo Cagnan


BOLZANO. Due agosto 1997: si inaugura la nuova superstrada tra Bolzano e Merano: la MeBo, così sarà chiamata da allora. Il taglio del nastro con l’allora ministro ai Trasporti Carlo Costa (ex sindaco di Venezia) e il governatore Luis Durnwalder segna la fine di una lunga stagione, di attese e di polemiche. Segna anche la fine della statale 38 come strada d’attraversamento intensivo.

Chi c’era, se li ricorda bene quei tempi. I bolzanini, imboccavano la SS38 dal bivio di San Maurizio: Settequerce, Terlano, Vilpiano, Gargazzone, Postal, Sinigo e finalmente Merano. Alle volte, ci voleva anche un’ora e mezza per trasferirsi da una città all'altra. Di più, per ti imbattevi in uno dei non rari incidenti e si formavano colonne chilometriche.

Tutto il traffico pesante passava di lì. Proveniente da Bolzano e diretto verso la Venosta per poi sconfinare in Austria e Svizzera; oppure, al contrario, proveniente da nord e diretto verso sud, passando pe ril capoluogo. E quei trattori che avanzavano singultando a 30 all’ora, con un codazzo di auto pronte a superare al primo accenno di rettilineo? Tutta la valle dell’Adige vive essenzialmente di fruticoltura: “pomari” a perdita d’occhio, nelle campagne tra un paese all’altro. Come non avere trattori?

E poi c’erano loro, i pendolari. Meno di oggi (la MeBo li ha fatti crescere), ma certo non pochi. I treni non avevano un cadenzamento alla mezz’ora, la gomma restava comunque più comoda della ferrovia. Malgrado le code, e la grande pericolosità. Gli incidenti quasi non si contavano. E nelle notti del fine-settimana, la SS38 era una specie di roulette russa: gare di sorpasso e sfide ai posti di blocco.

Ad opporsi alla superstrada furono i Verdi, con ogni mezzo. Vedevano la colata di cemento, preconizzavano uno spaventoso aumento di traffico, consideravano lo sfregio a quei frutteti immacolati, al paesaggio da cartolina. Vennero espropriati i meleti, certo. Con una lunga trattativa. Oggi, puoi entrare in MeBo a Bolzano Sud e uscirne a Merano Sud (Sinigo) in un quarto d'ora, rispettando i limiti. Un'altra vita.

E la SS38, che fine ha fatto? A 17 anni di distanza, siamo tornati qui, sulla “vecchia” statale, per raccontarvela. Per capire come sia cambiata la vita dei paesi che vi si affacciano, non più gravati dal traffico di transito. E’ un viaggio per immagini, foto e video per “immortalare” questa specie di mini-Route 66 altoatesina.

Poteve navigare dentro la nostra mappa interattiva seguendo il percoso e guardando le foto. Ma anche guardare i nostri video, e lasciare come commento un vostro ricordo dei tempi passati, un aneddoto, la segnalazione di un luogo caratteristico, di ieri o di oggi.

Buon viaggio, allora. Sono solo 25 chilometri o poco più, non correte...













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