Stato-Provincia, si tratta su 1,2 miliardi

Gli effetti della spending review sul bilancio provinciale 2012. L’anno prossimo la sanità altoatesina avrà 30 milioni in meno


di Francesca Gonzato


BOLZANO. È di 1,2 miliardi di euro la sommatoria delle ripercussioni del le manovre del governo Monti sul bilancio provinciale 2012. Ed è questa tabella, aggiornata con gli effetti della spending review, che verrà presentata lunedì pomeriggio a Roma nell’incontro tra i dirigenti governativi e i tecnici delle finanze di Bolzano e Trento. L’elaborazione dei dati più recenti ha impegnato giovedì Eros Magnago (direttore della ripartizione Finanze a Palazzo Widmann) e Ivano Dalmonego (direttore generale della Provincia di Trento). La sofferenza dei bilanci si equivale tra le due Province, con Bolzano attestata su 1,2 miliardi e Trento su 1,3 miliardi.

Dopo i tecnici scenderanno a Roma i presidenti Durnwalder e Dellai per un incontro con il presidente del Consiglio Monti o con i ministri delegati. Il mandato dei dirigenti, riassume Magnago, «è illustrare dal punto di vista tecnico la proposta presentata dalle due Province e dalla Regione nel documento del 2 febbraio».

Se la Provincia cerca ancora di salvare il salvabile sul bilancio 2012, nel settore della Sanità il ragionamento è già lanciato sul 2013, con i timori di un minore finanziamento di 30-40 milioni.

La trattativa con Roma. Le due Province, come ribadito mercoledì al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non intendono sottrarsi ai provvedimenti di risanamento della finanza pubblica. Chiedono però che ciò avvenga all’interno di regole codificate nello Statuto, non per decreto, come accaduto finora. Da qui il documento da cui ripartirà la trattativa: «Ridefinizione dei rapporti finanziari tra province autonome e Stato».

Le cifre. Il bilancio di previsione della Provincia per il 2012 era di 5,124 miliardi.

Questi invece i provvedimenti intervenuti sulle finanze provinciali. 518 milioni è la cifra impegnata nell’Accordo di Milano come forma di miglioramento del bilancio dello Stato (assunzione della Provincia di finanziamenti in capo allo Stato). 300 milioni è il patto di stabilità. 190 milioni sono accantonati a Roma (di cui 120 milioni di decreto Salva Italia e 70 milioni di spending review). 200 milioni sono la riserva all’erario (aumentano le imposte, ma Bolzano non riceve la sua parte di maggiore gettito che sarebbe garantito dal meccanismo dei 9/10).

Si arriva così a 1,2 miliardi a carico della Provincia, ma va precisato che questo non significa che il bilancio di 5,1 miliardi sta perdendo per strada 1,2 miliardi. Significa che ci sono tagli sensibili, cifre accantonate che non possono essere utilizzate, limiti alla spesa per il patto di stabilità e mancato aumento del gettito.

Le Province chiedono al governo: definitività del concorso e responsabilità finanziaria;equità nella distribuzione dei concorsi tra le diverse autonomie speciali; definizione di un nuovo accordo, che assicuri la salvaguardia dell’autonomia finanziaria delle Province autonome; nuove competenze e nuovi strumenti finanziari.

Le previsioni alla Asl. Si è tenuta l’altro giorno una riunione tra il direttore generale della Asl Andreas Fabi e i sindacati di categoria. In quella occasione è stato ricordato che sicuramente il bilancio provinciale 2013 sarà inferiore a quello del 2012, inizialmente fissato in 5,124 miliardi. Una ipotesi avanzata dallo stesso Durnwalder è di un bilancio in contrazione del 5%. Per la Asl significherebbe perdere 30-40 milioni rispetto agli attuali 1,2 miliardi. Su questa prospettiva, ancora tutta da verificare, gli uffici della sanità stanno impostando un pacchetto complessivo di risparmi, che toccherà tanto il settore clinico (reparti, posti letto), che l’amministrazione e gli acquisti.

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