Stelvio, completa la mappatura geologica

Presentate le ultime due carte tecniche di uno strumento basilare per la pianificazione urbanistica



SOLDA. Quello delle carte geologiche è uno dei classici casi dove il tecnico è assai più complesso del pratico. Con l’ultimazione dei fogli “024 Bormio” e “025 Rabbi”, infatti, l’intero Parco dello Stelvio gode ora di una mappatura completa: in attesa di scoprire se rimarrà una delle poche cose unitarie di questo pezzo di verde.

Le mappe sono state presentate in un convegno apposito e completano un lavoro iniziato addirittura nel 1998: laborioso e dettagliato. Sulla carta e in digitale, infatti, vengono finalmente riportate tutte le rocce nella loro formazione fisica esteriore, ma anche estensione interna. Di fatto coprono una superficie di 1075 chilometri quadrati, di cui 604 in Alto Adige comprendendo il territorio delle valli Ultimo, Martello, Solda e Trafoi. Preziosa la collaborazione dell’ufficio provinciale di geologia e prove materiali e dei suoi omologhi della Regione Lombardia e della Provincia di Trento. Il tutto all’interno di un progetto ancora più ampio e ambizioso che si pone l’obiettivo di realizzare la nuova Carta Geografica d’Italia in scala 1:50.000.

«Questo territorio -le parole del direttore dell’ufficio provinciale Volkmar Mair - ha avuto una complessa e variegata storia di sviluppo. La realizzazione di queste carte, quindi, rappresenta un aggiornamento fondamentale per le amministrazioni e per gli stessi tecnici o esperti».

Perchè, però, uno strumento simile si rivela prezioso oltre la semplice campionatura? Sicuramente diventa la pietra angolare di gran parte della pianificazione. Le carte del pericolo utilizzate in urbanistica (fondamentali nella vertenza legale sulla frana di Sinigo di cui potete leggere nella scheda in alto), per esempio, poggiano i piedi esattamente in questo studio del territorio. Da qui muovono i passi anche i progetti di infrastrutture, trasporti e comunicazioni future: tutte le valutazioni vanno perimetrate sulla geometria delle rocce circostanti.

Capitolo importante in cima alla filiera dell’edilizia, inoltre, è la ricerca della materia prima. Determinando la conformazione del terreno, infatti, le carte geologiche aiutano a scegliere pietre naturali, minerali e risorse primarie in modo più preciso. Altri aspetti lambiti da questo strumento sono certamente l’utilizzo delle acque, la gestione dei siti adatti allo sfruttamento della geotermia, la localizzazione delle discariche e la valorizzazione delle zone veramente geoturistiche.

Nonostante una cornice di presentazione settoriale e specifica, dunque, queste mappe svolgono la prima funzione derivante dal loro nome: orientano scelte che toccano la vita di tutti i giorni. (a.c.)













Altre notizie

Attualità