BOLZANO. Ci sarà anche l’assessore provinciale Martha Stocker, oggi alle 18, a celebrare a Gries (al convento dei Benedettini) l’anniversario della morte di Luis Amplatz, terrorista sudtirolese condannato a 26 anni di reclusione. Per Amplatz è prevista una commemorazione pubblica alla quale, oltre agli Schützen, dovrebbero partecipare anche alcuni politici locali di spicco. Il ritrovo è in via Fago 45, con la messa alle 19 nella chiesa di Sant’Agostino e il rinfresco alle 20 nella sede degli Schützen. Ma a far discutere, ieri, è stata un’intervista dell’assessora Svp sul periodo delle bombe. «Stocker ha dichiarato - attacca il consigliere provinciale Alessandro Urzì - di ritenere “le nostre bombe diverse da altre”, con un tono giustificatorio inaccettabile per un rappresentante delle istituzioni». Nel video, pubblicato su Fb dallo stesso Urzì, Matha Stocker spiega: «Sepp Kerschbaumer (condannato a 15 anni e 11 mesi per l'organizzazione di vari attentati, per i quali ammise ogni addebito ndr) ha detto a tutti “potete mettere le bombe ma dovete garantire che nessuna persona venga lesa e che non vi siano morti”. Mi sembra una cosa molto importante e che distingue le nostre bombe da tante altre bombe». Il video venne realizzato - spiega Stocker - nel periodo in cui Minniti era vicepresidente del consiglio provinciale. «Il ricordo di quanto avvenuto il 9 settembre 1966 a Malga Sasso – afferma Urzì - assume oggi un valore ancora più significativo nel momento in cui in Alto Adige è in corso una feroce operazione di mistificazione su quegli anni e di revisionismo. Oggi, ad esempio, sarà celebrata la scomparsa di Luis Amplatz, condannato a 26 anni di reclusione per la Notte dei fuochi. In quella notte persa la vita lo stradino Giovanni Postal».

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