Stop a nuove antenne per telefonia mobile in centro e nei parchi

Il Comune ha ridefinito l’articolo 48 del regolamento edilizio e indicato dove sarà vietato installare altre stazioni base



MERANO. Giro di vite sulle antenne per la telefonia mobile. Obiettivi, difendersi dall'inquinamento delle onde elettromagnetiche e tenere lontane le antenne della telefonia mobile da luoghi molto frequentati come parchi o nel centro storico, dove i pali con i ripetitori tra le case sono tutt'altro che integrati nell'urbanistica cittadina. Per poter intervenire, il Comune di Merano ha rielaborato, in collaborazione con gli Uffici provinciali preposti, l'articolo 48 del regolamento edilizio e descritto le zone della città nelle quali non sarà possibile installare nuove stazioni base.

Fra queste, gli edifici posti sotto tutela o facenti parti di ensemble architettonici, monumenti naturali e biotopi. Le nuove antenne saranno bandite anche dal centro storico, dalle zone classificate come zone A dal piano urbanistico comunale (ad esempio piazza Vittorio Veneto a Sinigo), dai parchi storici, a meno che il gestore non sia in grado di dimostrare che senza quella antenna non gli è possibile garantire il servizio di rete. L'autorizzazione all'installazione di un nuovo ripetitore viene rilasciata dal sindaco, assistito in questo dalla conferenza provinciale dei servizi per le infrastrutture della telecomunicazione, che controlla anche il valore delle radiazioni emesse.

"L'uso di smartphone non è solo una questione di estetica, ma anche di salute - ha commentato l'assessore all'ambiente e all'urbanistica Madeleine Rohrer - Il nuovo articolo del regolamento edilizio contiene un passaggio che impegna l'amministrazione comunale a sensibilizzare i meranesi circa l'uso dei telefoni portatili. Per finanziare questa campagna il Comune utilizzerà i fondi ricavati dall'affitto pagato dai gestori che hanno installato antenne su edifici di proprietà comunale". Il nuovo articolo verrà discusso in aula consiliare a metà novembre.

L'ufficio ambiente ha rielaborato, integrandolo, l'articolo 48 del regolamento edilizio comunale. Stato e Provincia (decreto del presidente della giunta provinciale n. 36 del 13.11.2013) regolano le telecomunicazioni fissando il valore massimo delle radiazioni che i ripetitori telefonici possono emettere, disciplinando l'iter per ottenere il permesso di installare una nuova antenna e precisando le competenze dei Comuni in materia. I legislatori e gli esperti partono dal presupposto che un numero superiore di stazioni non solo garantisce un servizio migliore ma contribuisce a diminuire le radiazioni stesse: più lontana è infatti l'antenna e più forte deve essere il segnale emesso.

Per poter intervenire, nell'ambito delle proprie competenze e sotto il profilo tecnico, il Comune deve dotarsi di uno strumento normativo fondato sul regolamento edilizio. Gli aspetti legati alla salute sono esclusiva competenza dello Stato. (rog)













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