Stop allo sci, rinviata l’apertura «Non ci sono le condizioni» 

La Provincia. Nella sua ordinanza Kompatscher cancellerà l’autorizzazione prevista per il 18 gennaio Incontro con gli impiantisti: «Troppo alto il rischio di richiudere subito». Verso l’arancione. ma senza stop alle attività


Francesca Gonzato


Bolzano. Lo sci deve aspettare ancora. il presidente arno kompatscher nella nuova ordinanza (attesa oggi) cancellerà l’autorizzazione alla riapertura degli impianti prevista per lunedì 18 gennaio. il governo nel dpcm prevederà la riapertura il 15 febbraio, insieme alla libertà di spostamento tra le regioni. la provincia non fisserà invece una data, puntando a inaugurare la stagione dello sci ancora a gennaio. la decisione è stata comunicata ieri sera da kompatscher e dall’assessore daniel alfreider ai rappresentanti degli impianti. intanto oggi arriverà il dpcm del governo e la nuova classificazione delle regioni.

La nuova classificazione

Kompatscher ha partecipato ieri mattina a una nuova seduta della Conferenza Stato-Regioni con i ministri Speranza e Boccia. In base ai nuovi parametri più rigidi (con Rt 1 o con un livello di rischio “alto” si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso) anche l’Alto Adige, oggi zona gialla, rischia di venire classificata zona arancione. Ma Kompatscher è orientato confermare la via altoatesina, garantendo l’apertura delle attività che verranno invece chiuse nelle regioni arancioni. Nei giorni scorsi la giunta aveva prospettato un lockdown rigido, ma «per fortuna non sembra che ci siano ancora le condizioni per chiudere: sulle terapie intensive siamo scesi sotto la soglia di allarme, i dati iniziano a migliorare, restiamo sopra solo per l’occupazione dei posti letto», è il ragionamento del presidente. Il Coronavirus ha provocato ieri altri 8 morti. Restano alti i contagi: 174 tamponi Pcr positivi e 199 tamponi antigenici, in tutto 373.

Lo sci resta fermo

Con l’attuale andamento della pandemia, Kompatscher è pronto a uno strappo con Roma sulle regole «arancioni», dice, «ma non ad autorizzare nuove attività». Questo è stato il ragionamento presentato ieri agli impiantisti insieme ad Alfreider: la Provincia aveva autorizzato la riapertura del 18 gennaio, ma è ancora forte il rischio di un lockdown in Alto Adige. Gli impianti aprirebbero solo per gli sciatori altoatesini, rischiando di chiudere nel giro di pochi giorni. «È così, con una situazione così incerta dobbiamo accettare di aspettare ancora», riferisce Elmar Pichler Rolle (vice presidente dell’associazione di categoria Anef), «Il presidente Kompatscher verificherà i dati dei prossimi giorni. Il nostro augurio è di partire in gennaio». I primi ad arrendersi, almeno nell’immediato, sono stati i colossi del Dolomiti Superski: ancora prima della seduta con Kompatscher e Alfreider avevano deciso di non ripartire lunedì. Così il presidente Andy Varallo: «Il 18 gennaio avremo la nostra assemblea. Come comprensorio a cavallo tra più regioni siamo particolarmente condizionati dalla situazione generale. Troppa incertezza».

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