Studenti brissinesi maghi della cinepresa per gli spot “sociali”

La IIIª del Liceo pedagogico ha girato un “corto” da pemio Messaggio contro la bellezza imposta e i disturbi alimentari


di Fabio De Villa


BRESSANONE. I ragazzi della terza classe del Liceo pedagogico di Bressanone hanno un futuro nel mondo dei video pubblicitari o, oppure anche, della comunicazione su temi sociali. Infatti la classe brissinesse ha potuto girare uno spot, di livello internazionale, sui problemi legati alla bulimia e all'anoressia. Uno spot che deve far riflettere i giovani sulla bellezza smisurata intesa come lontana dai numeri, che siano essi le taglie dei vestiti, i numeri sulla bilancia o quelli delle calorie. Uno spot che esalti la bellezza che c’è in ognuno, che faccia apprezzare la diversità e la varietà e guardi al di là della moda.

«Perché solo le persone che si piacciono come sono, risultano belle»: questo il messaggio forte che i ragazzi brissinesi hanno voluto trasmettere nel loro spot. L’estetica del corpo infatti ha acquistato moltissima importanza negli ultimi anni, soprattutto fra gli adolescenti alla ricerca d’identità.

«Purtroppo i modelli di bellezza che i giovani hanno a disposizione sono monotoni e lontani dalla realtà: le ragazze devono essere alte e magre, i ragazzi muscolosi, non sono ammessi difetti o varietà - spiegano i ragazzi del progetto -. Non c’è spazio per un’interpretazione individuale dell’estetica fisica. Questa monotonia fa sì che moltissimi ragazzi e ragazze si sentano inadeguati e acquisiscano comportamenti insani per cercare di corrispondere a un’ideale che non corrisponde al loro essere. Alcune ragazze slittano in disturbi del comportamento alimentare, ma moltissime non si piacciono e questa scontentezza le rende particolarmente vulnerabili. I giovani oggi si confrontano con miriadi di messaggi, che danno valore alla bellezza fisica e ai suoi ideali. Sarebbe importante che tra questi vi fossero anche messaggi che vanno in controtendenza, che trasmettono altro, che offrono altri modelli d’identificazione. Da questo è nata l’idea di animare i giovani a sviluppare un messaggio alternativo in forma di spot».

L’invito è stato rivolto a tutte le classi seconde, terze e quarte delle scuole superiori. Le classi che hanno partecipato hanno inviato la loro proposta di spot di 30 secondi in forma di copione o film amatoriale. L'organizzazione ha messo a disposizione dei giovani una serie di aiuti, come una visita guidata al Museo della donna di Merano, dove si evidenzia la volubilità della bellezza e i suoi cambiamenti nel corso della storia e delle culture, un incontro con un filmmaker che ha spiegato alla trucchi e strategie per progettare uno spot, un workshop con collaboratori e collaboratrici di Young & Direct sul tema corpo, percezione corporea, immagini del corpo e il loro effetto sulle relazioni, le amicizie e la sessualita.

Infine, la giuria ha scelto lo spot da premiare in base all’efficacia del messaggio e alla realizzabilità. La classe vincitrice è risultata la terza del Liceo pedagogico di Bressanone che ha così potuto partire in direzione di Monaco, alla «Bavaria Filmstadt» dove ha potuto utilizzare scenografie e costumi e insieme ad esperti ha realizzato lo spot. Che è stato poi trasmesso per tre settimane al Cineplexx e al Filmclub di Bolzano, al cinema Odeon di Brunico e al cinema di Silandro.

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