MERANO. Sindaco e assessori comunali si aspettavano grandi cose dall'incontro con il presidente della Provincia Arno Kompatscher l'altro pomeriggio. Alla fine dei cinquanta minuti di colloquio il primo sindaco verde della città di Merano non è comunque rimasto con un pugno di mosche in mano, qualcosa l'ha portato a casa. Ma ci sono anche molti progetti che restano incagliati nelle secche di una giunta provinciale che quotidianamente viene bombardata da richieste di finanziamento e che deve fare i conti con un bilancio sempre più risicato.

Nell'incontro a seguire con la cittadinanza in sala civica (quasi 200 i presenti, la metà di addetti ai lavori) il presidente ha illustrato i due anni di lavoro svolti e ha rivendicato i risultati ottenuti. Nelle due ore di incontro i due temi più ricorrenti sono stati la ferrovia Merano-Bolzano con la stazione di Sinigo e il traffico. Primo, sulla sede di Alperia Reti a Merano Kompatscher è stato chiaro: abbiamo firmato un contratto e a Bolzano si intende rispettarlo.

I meranesi devono avere pazienza e aspettare il piano industriale. Tutti contenti? Insomma, perchè il presidente è andato anche oltre. Nell'ipotesi peggiore il Comune di Merano riceverà una proposta alternativa e toccherà alla giunta Rösch decidere se accettare la soluzione B o restare legati alla sede meranese di Alperia Reti. Di quale alternativa stiamo parlando? I cento operai e tecnici ex Aew finiranno sulla bilancia e i loro posti di lavoro a Merano potrebbero essere scambiati con qualcos'altro? La proposta alternativa al momento non c'è, ma arriverà in municipio a breve.

Secondo punto, la circonvallazione Mebo-Passiria e la costruzione del secondo lotto. La realizzazione non si discute e pure i tempi della scaletta operativa ormai sono confermati. Entro quest'anno sarà pubblicata la gara d'appalto per il tunnel sotto la città e nella pancia di Monte Benedetto, nel 2017 partirà il cantiere dei lavori. Se il Comune vorrà realizzare il garage in caverna, questo Kompatscher non l'ha detto ma l'ha fatto intendere, è meglio darsi una mossa, soprattutto visto che l'opera la dovranno finanziare i privati, a patto che si trovino.

La concorrenza con il parcheggio alla stazione, parte integrante del centro di mobilità, diventa sempre più alta. Non tutto luccica però, a partire dall'ex ospedale Böhler. Fino al 2023 l'ex traumatologico non potrà essere messo a disposizione del Comune perchè solo in quell'anno cesseranno i vari trasferimenti ponte per consentire il rinnovo dell'offerta scolastica professionale pianificata dalla Provincia a Merano. Il Comune, in sostanza, deve trovare delle soluzioni alternative, che Paul Rösch sostiene già di avere pronte, ma non per un paio d'anni, bensì per almeno i prossimi 7 anni. Kompatscher ha confermato che dopo tanti anni di investimenti per le Terme ora i nuovi progetti potranno essere realizzati solo se Merano parteciperà alle spese. In tema di trasporti la Provincia sta valutando la situazione di Sasa, se sia opportuno trasformarla in una azienda inhouse o se sarà necessario bandire un concorso per il trasporto pubblico locale.

In tema di ferrovia Kompatscher ha confermato gli investimenti sulla linea Bolzano-Malles: in Venosta si procederà con l'elettrificazione della linea, tra Merano e il capoluogo si cercherà dove possibile di raddoppiare i binari con un maxi investimento per un tunnel sotto il Virgolo e un nuovo accesso alla stazione bolzanina. La stazione di Sinigo resta nei piani della Provincia mentre pare più difficile l'eliminazione del tratto di ferrovia che taglia in due Merano.

Si stanno studiando delle possibilità con relativi investimenti per ridurre i tempi di attesa ai passaggi a livello. Tra giunta comunale e presidente della Provincia si sono sfiorati anche temi come la scuola elementare di Sinigo, il centro lungodegenti St. Antonius, l'ippodromo di Maia ma senza arrivare a impegni concreti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA