BOLZANO. Maturità sperimentale facoltativa in quattro anni, doppio diploma valido anche in Germania, più trilinguismo e meno dispersione scolastica. Via libera della giunta provinciale al pacchetto di misure proposto dall’assessore Christian Tommasini per rendere il sistema formativo nelle scuole superiori di lingua italiana più al passo coi tempi e direttive Ue. Sono previsti interventi innovativi contro l’abbandono scolastico nonché l’attivazione di percorsi quadriennali, del percorso internazionale e del cosiddetto doppio diploma. Con la delibera approvata ieri la Provincia autonoma di Bolzano chiede al ministero l’autorizzazione per l’avvio dei progetti innovativi.

Meno dispersione. Per aderire agli obiettivi Ue 2020 nell’ambito dell’istruzione, la scuola in lingua italiana in Alto Adige ritiene necessario attivare efficaci percorsi innovativi, in particolare per la scuola secondaria di secondo grado. Uno degli obiettivi è il contrasto alla dispersione scolastica: «La scuola italiana – spiega Tommasini – vuole promuovere percorsi articolati nel primo biennio delle superiori, dove il fenomeno è più marcato ed evidente, favorendo la conclusione dell’obbligo formativo attraverso la creazione di una rete di scuole». Al centro dei percorsi ci sarà la didattica basata non più sui contenuti ma sul curriculum per competenze, che pone lo studente al centro del percorso formativo.

Più ore di bi- e trilinguismo. Una seconda misura nasce dalla volontà di potenziare ulteriormente il tedesco e le lingue straniere alle superiori, in aggiunta alle iniziative già intraprese per rafforzare le competenze linguistiche (potenziamento linguistico in L2 e L3, scambi di docenti con la scuola tedesca, IV anno in L2, soggiorni studio in Germania, metodologia Clil): è la proposta di promuovere un percorso internazionale (sia linguistico che trilingue), con un numero di ore complessive in lingua tedesca L2 e lingue straniere che ammonta nei licei da 8 a 12 per il tedesco e da 12 a 18 per le lingue straniere.

La maturità doppia. Il percorso internazionale, specifica Tommasini, «si collega inoltre alla possibilità di avviare un doppio diploma, a seguito di accordi tra Miur, Ministero degli Esteri e Ministero della Cultura del Land Baviera, valido in Italia e in Germania». Il diploma conclusivo delle superiori – dopo un percorso specifico nell’ultimo triennio – consentirà agli studenti italiani l’accesso agli studi universitari in Baviera senza obbligo di ulteriori accertamenti linguistici.

La maturità in quattro anni. Una quarta misura introduce un percorso quadriennale nella scuola superiore: «Non solo abbrevia gli studi nel secondo ciclo, in base alla libera scelta di studenti e famiglie, ma consente di stare al passo con i vicini modelli scolastici, valorizzare le competenze degli studenti promuovendo l’avvicinamento al mondo del lavoro, favorire percorsi di formazione e aggiornamento di alto livello dei docenti e premiare le scuole più attive sul versante dell’innovazione metodologica e didattica», spiega l’assessore Tommasini. La giunta richiederà ora le necessarie autorizzazioni ministeriali per l’attivazione dei progetti del percorso quadriennale, di quello internazionale e del doppio diploma.