Svp, c’è la frenata sulla linea blockfrei 

Elezioni politiche, nella seduta del «parlamentino» passa l’indicazione di tenere fermo l’accordo con il Pd 


di Francesca Gonzato


BOLZANO. La Svp frena sulla linea blockfrei per le elezioni politiche. È questa la sintesi della lunga seduta del parlamentino di ieri sera, che ha fissato anche le regole per le primarie che decideranno le candidature per le elezioni. Data più probabile, il 14 gennaio. Nel Parteiausschuss è prevalsa la linea della squadra parlamentare, che ha difeso il proprio lavoro di questi cinque anni, grazie anche al patto di ferro con il Pd. La «nuova» linea è che la Svp lavorerà per stringere un accordo territoriale, regionale, autonomista. Partner quasi scontato è il Pd, con il Patt l’intesa è già firmata. Su eventuali altri protagonisti decideranno le trattative. Sta di fatto che siglare un accordo con il Pd di Bolzano significa tenere aperto il canale con il Pd nazionale. Non viene ufficializzato un vero e proprio dietrofront, anche per non mettere in difficoltà l’Obmann Philipp Achammer, che riassume così: «Non firmeremo né un programma né un accordo politico di livello nazionale, come abbiamo fatto nel 2013, perché non è necessario, non essendo più previsto un premio di maggioranza. Ci sarà invece un programma territoriale che i partner potrebbero portare all’attenzione dei propri riferimenti nazionali». Aggiunge Achammer: «Nella discussione ci siamo detti che in fondo si tratta di decidere cosa si intende per linea blockfrei. C’è chi dice che anche ai tempi di Peterlini in realtà non potessimo dichiararci fuori dai blocchi, visto che c’era l’accordo locale con il centrosinistra».

Il senatore Karl Zeller ieri ha difeso con enfasi la necessità di definire in anticipo i rapporti di forza, per evitare di trovarsi indeboliti dopo le elezioni, soprattutto in caso di grande coalizione. Zeller aggiunge anche: «Non conosco la parola “blockfrei”. Basta leggere la nuova legge elettorale, perfetta per la Svp, per capire che anche tecnicamente stringere un accordo territoriale significa stringerlo anche a livello nazionale. Questa sera (ieri, ndr) c’è stata una bella discussione e ci siamo trovati tutti d’accordo, dall’Obmann Achammer al presidente Kompatscher». Con il Pd si apriranno le trattative per i collegi uninominali di Bolzano-Bassa Atesina per la Camera e il Senato. Le primarie per gli iscritti riguarderanno invece la scelta dei candidati Svp nei collegi uninominali di Camera e Senato di Merano e Bressanone: la rosa dei nomi verrà scelta dai referenti locali e le primarie saranno a livello di comprensorio. Primarie a livello provinciale decideranno invece i capilista della lista Svp per il proporzionale di Camera e Senato. La Svp di Bolzano e della Bassa Atesina ha ottenuto di indicare questi ultimi due candidati (in pole Steger e Schullian).















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