Svp, Theiner alla Thaler: «Più dignità»

L'Obmann Svp: la scelta del gruppo al Senato non è una faccenda privata


Maurizio Dallago


BOLZANO. «Tutta la vicenda del gruppo al Senato è poca dignitosa». Così Richard Theiner, riferendosi alla volontà - in fase di stallo - dei senatori Pinzger e Thaler Ausserhofer di lasciare l'attuale gruppo per crearne uno nuovo. L'Obmann Svp è piuttosto irritato, soprattutto perché «se i due senatori avessero investito in anticipo il partito, la questione si poteva risolvere senza polveroni». «Tanto più che non si tratta di una questione privata, ma politica», ancora Theiner che poi dice sì alla richiesta di confronto avanzata dal Pd alla Stella alpina su tutta una serie di temi. Il Pd punta alla toponomastica, ma anche al welfare, la scuola ed i rapporti tra Provincia e Comune. «Vedremo di concordare insieme gli argomenti, comunque ritengo positivo che i due partiti si incontrino aldilà dei confronti che possono esserci in giunta e tra singoli esponenti: lo spirito dev'essere quello di rafforzare la convivenza», evidenzia l'Obmann.
Intanto per quanto riguarda il posizionamento dei tre senatori Svp ieri è stata giornata di incontri a Palazzo Madama. Il più importante tra il capogruppo Gianpiero D'Alia (Udc) e Manfred Pinzger dopo le polemiche dei giorni scorsi. Il gruppo al Senato Udc-Svp-Autonomie terrà una riunione la settimana prossima per capire e valutare anche gli sviluppi legati alla nascita del Terzo Polo, con senatori di Fli e Api che metterebbero in piedi a Palazzo Madama un gruppo unico insieme al partito di Casini. In questa cornice in movimento Pinzger afferma: «Prima ci dobbiamo incontrare con l'Obmann Theiner per stabilire cosa fare». Dopo lo stop imposto da via Brennero alla fuga in avanti della coppia Pinzger-Thaler Ausserhofer, con la volontà del terzo senatore Svp Oskar Peterlini di non seguirli verso lidi abitati da «troppi colleghi di destra», il senatore venostano ha ricucito con D'Alia con il quale si era aperta un'aspra polemica su chi avesse chiesto il licenziamento dei collaboratori targati Svp nel gruppo al Senato. In più i due senatori considerati più vicini al centrodestra rispetto ad un partito che vuole mantenere il suo baricentro assolutamente «blockfrei», paiono aver recepito l'aria che tira in via Brennero. Aria confermata da Theiner quando mette l'accento «sulla poca dignità» della manovra tentata al Senato. Adesso, prima di intraprendere nuove strade, sia Pinzger che Thaler Ausserhofer si coordineranno prima coi vertici Svp. «Abbiamo chiarito con D'Alia la questione su personale e organizzazione», così Pinzger - attuale vicecapogruppo - per cui l'argomento resta congelato in attesa di nuovi eventi. Intanto il senatore valdostano Antonio Fosson sottolinea di «stare lavorando con i senatori Helga Thaler e Manfred Pinzger per costituire al Senato un nuovo gruppo per le autonomie». Certo è che il vertice della Stella alpina ha già imposto una strada precisa: «Un'eventuale nuovo gruppo non può che essere equilibrato e non spostato politicamente verso un preciso ambito politico». A dire che imbarcarsi con altri senatori troppo marcatamente del centrodestra non è la linea giusta da seguire. Intanto Francesco Rutelli, leader di Alleanza per l'Italia (Api) ha chiesto espressamente all'Obmann Theiner di formare un gruppo insieme a Palazzo Madama dove confluirebbe anche il senatore trentino Claudio Molinari (ex Pd) passato proprio due giorni fa con Rutelli. Risponderò certamente a Rutelli di cui ho grande stima, come per l'onorevole Casini, qualche problema per la Svp potrebbe essere la presenza della componente legata a Futuro e libertà di Fini», ancora Richard Theiner. Chi guarda con una certa rilassatezza a quanto avviene in casa Svp è Oskar Peterlini: «Sono contento per come il partito si sia posizionato, io a destra non ci vado».

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