Taglio dei vitalizi, record per Frasnelli 

I conteggi del provvedimento votato ieri alla Camera per gli ex deputati locali: si va da decurtazioni del 9% fino al 70%



BOLZANO. È arrivato il taglio ai vitalizi. Si parte con gli ex deputati. Il Movimento 5 Stelle ha festeggiato ieri pomeriggio davanti a Montecitorio con i palloncini gialli dopo il voto dell’Ufficio di presidenza della Camera alla delibera Fico. In piazza, accanto a Luigi Di Maio, anche il ministro Riccardo Fraccaro, trentino di adozione. Molti degli ex parlamentari annunciano il ricorso. «Immagino che il provvedimento arrivi presto anche al Senato», anticipa la capogruppo del Gruppo per le Autonomie Julia Unterberger. Al Senato la Svp sarà coinvolta direttamente, perché Meinhard Durnwalder siede nell’ufficio di presidenza. Alla Camera invece Manfred Schullian è uscito dall’ufficio di presidenza quando ha ricevuto l’incarico importante di capogruppo del Gruppo misto. Ieri pomeriggio Schullian ha seguito in presa diretta la discussione dell’Ufficio di presidenza attraverso il rappresentante del gruppo misto, ma non ha partecipato alla votazione. I vitalizi degli ex deputati e gli assegni di reversibilità a vedovi e vedove sono stati ricalcolati in base al sistema contributivo. Restano i dubbi sulla tenuta costituzionale. Dopo l’approvazione, questa la presa di posizione di Schullian: «Tagliare sprechi e privilegi è senz'altro giusto, ma inviterei i colleghi della maggioranza a frenare gli entusiasmi sull'abolizione dei vitalizi, tutt'altro che certa in considerazione dei numerosi ricorsi che verranno presentati in tutte le sedi giurisdizionali. Sarebbe stata opportuna una maggiore riflessione e soprattutto un'iniziativa congiunta di Camera e Senato per evitare che la delibera oggi approvata creasse evidenti disparità di trattamento tra parlamentari. Ciò non è stato fatto ed anche per questo la delibera si caratterizza più come spot che come norma giuridica».

I TAGLI AGLI EX DEPUTATI. Queste sono le cifre sui tagli agli ex deputati altoatesini, in vigore da novembre, diffuse dalla Associazione degli ex parlamentari. Non si tratta però di elenchi completi, come precisa l’associazione: «Il primo elenco comprende i titolari di vitalizio che hanno avuto accesso al beneficio, di norma, fino alla XV legislatura. Il secondo elenco comprende i titolari di vitalizio che hanno avuto accesso al beneficio al termine della XVI legislatura. Non è disponibile l’elenco dei titolari di vitalizio che abbiano avuto accesso al beneficio al termine della XVII legislatura. Non sono disponibili i conteggi relativi alle reversibilità».

Questi i nomi disponibili. Hans Benedikter (5 legislature, decorrenza vitalizio da aprile 1992): assegno vitalizio 9.387 euro, pensione ricalcolata 4.009 euro, differenza 5.378, taglio 57,29%. Siegfried Brugger (5 legislature, decorrenza da giugno 2013): assegno vitalizio 8.641 euro, pensione ricalcolata 7.141 euro, differenza 1.718 euro, taglio 19,39%.

Michl Ebner (4 legislature, decorrenza da aprile 1994): assegno vitalizio 8.455 euro, pensione ricalcolata 2.988 euro, differenza 5.466 euro, taglio 64,65%. Hubert Frasnelli (1 legislatura, decorrenza da dicembre 2004): assegno vitalizio 3.108 euro, pensione ricalcolata 917 euro, differenza 2.190 euro, taglio 70,47%. Gianni Lanzinger (1 legislatura, decorrenza da ottobre 2001): assegno vitalizio 3.108 euro, pensione ricalcolata 1.271 euro, differenza 1.837 euro, taglio 59,10%. Hans Widmann (5 legislature, decorrenza da aprile 2008): assegno vitalizio 8.828 euro, pensione ricalcolata 7.993 euro, differenza 835 euro, taglio 9,46%. Ferdinand Willeit (1 legislatura, decorrenza da ottobre 1998): assegno vitalizio 3.108, pensione ricalcolata 1.165 euro, differenza 1.942 euro, taglio 62,52%. (fr.g.)

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