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Tajani: «Il Brennero? No agli ostacoli»

BOLZANO. «Le frontiere non devono rappresentare un ostacolo»: è netta la presa di posizione sui controlli al Brennero del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che venerdì sera a Trento...



BOLZANO. «Le frontiere non devono rappresentare un ostacolo»: è netta la presa di posizione sui controlli al Brennero del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che venerdì sera a Trento ha partecipato all’incontro «A che serve l'Europa?», organizzato per i 25 anni di attività della Fondazione Caritro. Tajani ha raccontato di avere discusso del tema del Brennero con i presidenti Arno Kompatscher e Günther Platter. Ancora Platter sul Brennero e le frontiere: «I confini devono restare facili da superare. Non credo alle piccole patrie». È collegato il tema dei trasporti. A proposito del Tunnel del Brennero, Tajani ha ricordato che, quando era commissario europeo ai Trasporti, ha finanziato «i lavori di questa importante opera strutturale che servirà ad agevolare i trasporti ma anche a ridurre l'inquinamento sia dalla parte italiana che dalla parte austriaca, quindi un'opera meritoria che va sostenuta e deve concludersi in tempi più rapidi possibile». In platea c’era molta Forza Italia (con Michaela Biancofiore affiancata dal neo coordinatore trentino Giorgio Manuali, presente il consigliere Giacomo Bezzi) ma anche una buona rappresentanza di Pd e il governatore trentino Ugo Rossi. Tajani, arrivato da Berlino, ha rotto subito il ghiaccio: «Il problema fondamentale dell’ Europa è avere una guida politica. Servono riforme: i leader debbono poter decidere. La Brexit è stata uno scossone. Ma ora gli inglesi si accorgono delle conseguenze nefaste. La Ue deve rispondere a tre emergenze: al terrorismo, all’immigrazione (si deve intervenire subito in Africa). Il terzo problema? E’ l’ economia, la crescita e la disoccupazione giovanile».













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