Talvera: allarme zecche L’Asl: «Fate il vaccino» 

Aumentano i casi di persone punte dall’insetto. Se è infetto, trasmette malattie Campagna di prevenzione lanciata dal Servizio igiene e sanità pubblica


di Sara Martinello


BOLZANO. «Stanno aumentando i casi di coloro che vengono punti dalle zecche non solo nei boschi, non solo nella zona dei laghi di Monticolo, ma anche sui prati del Talvera. Il nostro consiglio è di vaccinarsi, perché se l’insetto è infetto può provocare l’encefalite che colpisce il sistema nervoso centrale». È l’appello di Anna Maria Bassot, dirigente del Servizio per l’igiene e la sanità pubblica di via Amba Alagi, che rafforza la campagna lanciata dall’Asl a favore della vaccinazione. Un po’ tutto l’Alto Adige è tappezzato dai manifesti, messi anche alle fermate degli autobus, in cui troneggia una zecca con la museruola e la scritta: “«Sei protetto: l’encefalite da zecca (Tbe) è una delle più gravi malattie neurologiche trasmessa dal morso della zecca. La Tbe si può prevenire. Per saperne di più rivolgiti al dipartimento di prevenzione della tua Azienda sanitaria di riferimento o al tuo medico curante”.

«Nessun allarmismo - dice la dottoressa - ma il problema esiste. È vero che le zecche sono sempre esistite, ma negli ultimi anni si sta registrando un notevole aumento».

Dall’inizio dell’anno ad oggi quanti casi sono stati registrati?

«Abbiamo avuto due casi di encefalite provocata da zecca e due casi di malattia di Lyme».

Non sono molti.

«Ma siamo solo all’inizio della stagione “calda” e comunque bisogna mettere in guardia la popolazione su quelle che possono essere le conseguenze della puntura della zecca».

I disturbi si manifestano subito?

«No. L’incubazione va da 4 a 28 giorni, ma in media sono circa 8 giorni dalla puntura. Nel 70% dei casi l’infezione è asintomatica o si manifesta con sintomi leggeri. Nel restante 30%, dopo 3-28 giorni dalla puntura, si manifestano dei sintomi simili a quelli dell’influenza. Dopo alcuni giorni la febbre e i sintomi, ad essa connessi, scompaiono senza lasciare particolari conseguenze. Ma nel 10-20% dei casi, dopo un intervallo di 8-20 giorni senza sintomi, comincia una seconda fase che interessa il sistema nervoso centrale e le conseguenze possono essere molto pesanti».

Non sempre ci si accorge di essere stati punti.

«In effetti è così. Un campanello d’allarme è rappresentato dalla comparsa, nella zona in cui si è stati punti dalla zecca, di un anello di colore rosso scuro con un centro chiaro. È il segno che la zecca ha trasmesso la malattia di Lyme che si manifesta con febbre e dolori muscolari. Come si cura? Con tre settimane di antibiotico».

Il vaccino invece previene l’encefalite.

«È così».

Quante dosi vengono somministrate?

«Tre. La seconda dopo 1-3 mesi, la terza dopo un anno. In Alto Adige per i residenti il vaccino è gratuito».

Quando la zecca ti punge cosa bisogna fare?

«Disinfettare una pinzetta e tirare con decisione l’insetto, ma senza esercitare troppa pressione, perché altrimenti si rischia di schiacciare l’addome della zecca».

In Alto Adige quanti hanno raccolto l’appello?

«Lo scorso anno in 3650».(a.m)















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