Bolzano

Teleriscaldamento, in sei mesi nuove richieste da 120 condomini  

È corsa alle informazioni per l’allacciamento tra caro bolletta e rischio di razionamento per l’ inverno 2023. GüntherAndergassen (Alperia Ecoplus): «In centro ci prepariamo a servire tutto il Waltherpark e a realizzare una nuova centrale»


Valeria Frangipane


BOLZANO. La corsa al teleriscaldamento non si ferma. Nei primi sei mesi dell’anno 120 condomini di Bolzano hanno contattato Alperia e presentato richiesta di allacciamento. E la società energetica provinciale si prepara a servire, in centro, tutta la zona del Waltherpark e a realizzare una nuova centrale.

Studi di fattibilità in corso per portare la rete anche in via Macello e ad Aslago.

Marco Lombardozzi - presidente di Anaci, l’associazione degli amministratori condominiali - pochi giorni fa era stato lapidario: «i fornitori di combustibile per caldaia (metano e gasolio) ci hanno detto che dobbiamo aspettarci aumenti dall’80% al 100%. Per questo consigliamo agli amministratori di mettere a preventivo fin da subito un 60% in più di spese di riscaldamento.

Un alloggio di 70/80 metri quadrati che ogni inverno spende per avere i termosifoni caldi in media 1.200/1.400 euro toccherà i 2.000, 2.100». E sempre in questi giorni stanno arrivando rate aggiuntive alle normali spese di condominio, anche di 700 euro. Colpa dei rincari del gas legati principalmente alla guerra in Ucraina. E così anche in città è corsa alle informazioni per agganciarsi al teleriscaldamento (funziona con i rifiuti dell’inceneritore), che promette una bolletta mediamente del 20% più bassa di quella che arriva a chi per scaldare ambienti e acqua usa gas naturale.

Günther Andergassen - direttore di Alperia Ecoplus - dice che l’aumento di domanda di informazione è più che importante. «Ne riceviamo veramente tante. Nei primi mesi del 2022 sono 120 i condomìni che hanno presentato richiesta di allacciamento e la questione non è solo il caro gas ma anche la paura di un eventuale possibile razionamento per l’inverno 2023. In sintesi in tanti stanno pensando che non è più scontato avere il gas e allora sondano soluzioni alternative».

Il teleriscaldamento dunque si fa sempre più interessante e gli edifici si fanno avanti per chiedere ad Alperia dove, se e quando arriveranno le tubazioni. «Noi ci muoviamo e cresciamo - continua Andergassen - anche in base alle richieste. La cosa migliore è che gli amministratori di condominio avanzino delle proposte, contattino telefonicamente i tecnici commerciali di Alperia per informarsi sui preventivi per l’eventuale allacciamento».

Il direttore dice che al momento la rete ha raggiunto Ponte Loreto. «Ci prepariamo a fornire il teleriscaldamento a tutta l’ area del Waltherpark in costruzione ed a realizzare una nuova centrale di produzione tra il sottopasso ed il nuovo portale di ingresso del tunnel di via Alto Adige. Le tubazioni in un secondo momento da ponte Loreto saliranno verso ponte Druso e da - lungo il Talvera dalla parte del carcere - verso ponte Talvera per allacciare anche la zona di via Rosmini, via Dante, via Marconi, piazza Verdi, via Carducci. Resta da capire se potremmo intervenire anche in via Cassa di Risparmio e via Leonardo da Vinci. Prevediamo di non poterlo fare sotto i Portici».

Attualmente Alperia conta circa 350 sottostazioni di scambio termico attive che ci consentono di servire a Bolzano circa 5.700 famiglie e 240 strutture terziarie come aziende e uffici pubblici. Questo significa che se per ogni famiglia contiamo in media tre persone possiamo dir e che sono 18.000 i bolzanini che in città usufruiscono del teleriscaldamento. Alperia è al lavoro - tra gli altri cantieri - in Corso Italia, via Palermo, via Capri, via Novacella ecc. Studi di fattibilità in corso - conclude Andergassen - per la zona di via Macello ed Aslago.













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