Terziario: venerdì 45mila lavoratori pronti a scioperare
BOLZANO. Sono pronti a scendere in piazza, venerdì prossimo, 6 maggio, per il rinnovo del loro contratto di lavoro: sono gli addetti di diversi settori del terziario, tra cui turismo e pubblici...
BOLZANO. Sono pronti a scendere in piazza, venerdì prossimo, 6 maggio, per il rinnovo del loro contratto di lavoro: sono gli addetti di diversi settori del terziario, tra cui turismo e pubblici esercizi, pulizie, mense, comparto termale, farmacie e vigilanza privata, che in Alto Adige raccolgono circa 45 mila addetti. A livello nazionale sono invece un milione e mezzo. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo nell’ambito del terziario sono ben undici, molti da diversi mesi, altri da anni ormai: come quello del comparto termale scaduto il 30 giugno del 2011, oppure delle imprese indistriali di pulizia scaduto da tre anni. La trattativa per il rinnovo del contratto del settore turistico si è arenata, invece, ad una quarantina di mesi fa.
«È una situazione che si sta generalizzando e che è diventata ormai inaccettabile – sottolinea Cinzia Turello della Filcams/Cgil – Le dinamiche del confronto sono spesso le stesse, ovvero la volontà dei datori di lavoro di rinnovare il contratto nazionale ma con pochi margini di trattativa e i continui tentativi di smantellare norme ormai consolidate con l’unico fine di ridurre i costi del lavoro, mentre le condizioni dei lavoratori non fanno altro che peggiorare di giorno in giorno».
«È un modo per bloccare il costo del lavoro – aggiunge Gianfranco Brotto della Fisascat/Cisl – e fare fatturato, a scapito delle condizioni e del potere d’acquisto dei lavoratori».
I punti dolenti, come hanno sottolineato ieri Cgil, Cisl e Uil, sono diversi: «Come sindacati chiediamo che nei passaggi dei servizi da un appalto ad un altro, sia prevista l’obbligatorietà da parte delle aziende di assunzione dei lavoratori coinvolti. Diversamente si rischia di innescare una spirale di precarietà senza fine e in altre parole un arretramento delle tutele», conclude Mauro Baldessari della Uiltics.
La mobilitazione è stata indetta a livello nazionale, ma dovrebbe avere una buona adesione anche in ambito locale: i sindacati confederali di settore organizzano una manifestazione regionale che si svolgerà a Trento, in piazza Lodron, a partire dalle 9.30. Da Bolzano è prevista la partenza di diversi pullman per raggiungere il capoluogo trentino. «Sono lavoratori che a tempo pieno guadagnano 1.300 euro lordi, i part-time raggiungono i 4-500 euro mensili – hanno spiegato i sindacalisti – e il contratto collettivo nazionale rappresenta la principale tutela dei loro diritti e del lavoro».
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