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Tornano i vigilantes: dall'ex Alimarket già cacciati 10 ospiti

Stocker: «Oggi parlerò al questore: a casa gli irregolari». Critelli: gli elementi in ferro delle divisorie usati per colpire


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «I vigilantes o la polizia subito in loco per ripristinare l’ordine, poi un vertice urgente con il questore e il Commissario del Governo per elaborare una strategia di medio-lungo periodo al fine di garantire una gestione sicura del Centro»: l’assessora provinciale Martha Stocker, sebbene fosse fuori Bolzano, sapeva già tutto. «Visto come si stanno mettendo le cose, spranghe e mazze comprese, in via Gobetti serve un presidio fisso e chi non rispetta le regole deve essere messo alla porta».

All’ex Alimarket, in questo momento, ci sono circa 200 richiedenti asilo di 22 nazionalità diverse e una parte di essi è violenta. «I migranti cacciati da quando abbiamo aperto - spiega uno dei responsabili - sono già una decina. Del resto non esistono risposte semplici a problemi complessi. L’altra notte i nostri operatori sono usciti tutti di corsa dallo stabile per mettersi in sicurezza, come prevede il protocollo».

Finora l’unico Centro, oltre a quello di Bolzano, ad aver creato problemi (in una sola occasione) è stato quello all’ex Mercanti di Appiano, con un tentato omicidio originato da futili motivi. «Abbiamo 21-22 strutture attive e nella maggior parte dei casi - sottolinea Martha Stocker - la gestione è assolutamente tranquilla. Qui abbiamo 200 richiedenti asilo, ma in Germania o in Austria ci sono Centri da 1000 o 2000 persone».

L’ex Alimarket, di sicuro, non sarà chiuso. Anzi, nei prossimi mesi – con i nuovi sbarchi – ci sono buone probabilità che la struttura venga sfruttata a pieno regime (i posti, dopo la chiusura dell’emergenza freddo, sono 400).

Il clima, tra gli operatori che ci lavorano (Croce Rossa, Croce Bianca e Volontarius), non è certo dei migliori. «Sapendo che il clima era pesante - spiega uno di essi - avevamo previsto molti più operatori in turno del solito. Solitamente ce ne sono due o tre a notte, ma a Pasqua erano dieci. Più che ad aumentare la capienza bisognerebbe pensare a garantire la sicurezza di utenti e addetti al Centro. Anche fra noi c’è chi inizia ad avere paura.

La maggior parte degli ospiti è tranquilla e collaborativa, ma ci sono anche i violenti. Le espulsioni finora sono state una decina ma di questo passo rischiano di essere molte di più». Luca Critelli, direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali della Provincia, ammette che «per colpire, durante la rissa, c’è chi ha staccato e usato gli elementi in alluminio delle divisorie». Le tre risse degli ultimi tre giorni fanno pensare che ci sarà – da subito – un ulteriore giro di vite.

«Lasceremo fuori i violenti. A chi dice che non possiamo farlo perché molti migranti finiranno in strada - spiega Critelli - ribadisco: chi non rispetta le regole del vivere civile rinuncia ai suoi diritti. Dei vigilantes, in via Gobetti, ci eravamo già serviti a novembre e a marzo per l’Emergenza freddo». Un’auto danneggiata con un estintore e un agente ferito hanno indotto la polizia ad aumentare la presenza. E chi farà il furbo sarà costretto a fare i bagagli.













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