Scuola

Tra musica e sussurri, al «Carducci» si scopre la bellezza della poesia

Oltre 700 ragazzi del liceo protagonisti giovedì 21 marzo di una serie di eventi e approfondimenti


Antonella Mattioli


BOLZANO. L'idea è stata di Cinzia Butelli, docente di italiano e latino, ma la cosa bella è che è riuscita a coinvolgere nel progetto tutto il corpo insegnanti e soprattutto ad entusiasmare gli oltre settecento studenti e studentesse del liceo classico e linguistico “Carducci”. Il viaggio dentro il mondo della poesia, con percorsi ad hoc nelle classi e una serie di approfondimenti su poeti del passato e contemporanei, è iniziato già a settembre. «È bastato dare l'input - assicura Butelli - e i ragazzi con la curiosità e la fantasia che caratterizzano la loro età, hanno fatto il resto. Sono stati bravissimi».

Giovedì 21 marzo si sono visti i risultati: il liceo Carducci - preside Cristina Crepaldi - in occasione della Giornata mondiale della poesia che si celebra il 21 marzo, ha dedicato alla poesia appunto una serie di eventi - iniziati al mattino e proseguiti il pomeriggio - in cui tutte le classi sono state protagoniste. Perché ciascuna, in piena autonomia, ha deciso quali autori approfondire per poi riproporli ad altri studenti in una chiave più moderna, affidandosi alla musica, al disegno, alle tecnologie.

È così che in ogni classe, in ogni laboratorio, c'era un mondo da scoprire. Ad esempio la VC - con la collaborazione di altri studenti - ha scelto di indagare assieme alla professoressa di francese Anna Graiff, la vita di Charles Baudelaire. «Abbiamo interpretato le opere del poeta “maledetto” sotto forma di viaggio musicale». Irene Zambai, Alessandra Bertolazzi, Francesco Marazzi, Benedetta Michelini, Gaia Guizzi, Alice Bonsignori assieme a Emma Crivelletto e Sofia Girardi (alle luci) hanno raccontato il personaggio attraverso la musica, la recitazione, le immagini, i costumi.

La poesia come un sussurro

Bianco e nero è il dress code - per una questione di eleganza spiegano - scelto dalla IIG per l' approfondimento della poesia sussurrata. Uno legge e l'altro deve spiegare con parole o disegni quali emozioni suscitano le parole. Si prosegue con l'esperimento “Siamo tutti poeti”. C'è l'incipit di una poesia e poi largo alla fantasia. I protagonisti sono entusiasti: «È un modo stimolante di studiare che consente di lavorare in gruppo e fare squadra».

In IVH i banchi hanno lasciato il posto alle lapidi dei protagonisti dell'Antologia di Spoon River: una raccolta di poesie scritta dal poeta Edgar Lee Masters ed analizzata con Andrea Pezzuto, docente di inglese. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita dei residenti nell'immaginario paesino di Spoon River, sepolti nel cimitero.

I segreti dei morti

Tutte rigorosamente vestite di nero le studentesse, hanno rappresentato due poesie. Protagonisti: marito interpretato da Giulia; la moglie da Noa; poi l'interpretazione dell'amante affidata a Giorgia; mentre la parte del giudice è toccata a Federico, unico maschio del gruppo. Tutti i dialoghi ovviamente in lingua originale. Anche gli studenti della IVC - assieme alla professoressa di inglese Giulia Sitton - hanno scelto di indagare le poesie di Edgar Lee Masters. I grandi sono lettori; i piccoli della PrimaB ascoltano e devono descrivere emozioni, profumi, musiche evocate da quei versi.

Per gli studenti della IIB e della IID Carlo Romeo, insegnante di italiano e latino, ha scelto invece il cinema ed in particolare “Il postino” con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta, per descrivere il pensiero e le opere di Pablo Neruda. «La poesia - dice Troisi - non è di chi la scrive, è di chi gli serve». Agli studenti del "Carducci" è servita per andare a scoprire nuovi mondi.













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