Travolto e ucciso fuori dalla discoteca

Armin Alber, 17 anni, investito da un’auto a Rimini mentre attraversava Il giovane di Auna di Sotto era con due amici. Ubriaco il trentenne alla guida


di Susanna Petrone


BOLZANO. Tragedia, la scorsa notte, a Rimini. Armin Alber, 17enne di Auna di Sotto, è stato travolto e ucciso da un’auto mentre stava attraversando la strada con due amici all’uscita della discoteca. A spezzare la sua giovane vita è stato un trentenne di Riccione, messosi alla guida ubriaco (l’esame etilometrico ha confermato che aveva ingerito una quantità di alcol quasi quattro volte superiore al consentito).

L’incidente. Come tanti giovani della sua età, quest’anno Armin aveva deciso che avrebbe passato le vacanze con i suoi due migliori amici. I tre erano partiti pochi giorni fa per Rimini: sole, mare, relax e divertimento, questo cercavano. Sabato sera i tre sono andati in una delle discoteche più note della costa adriatica: «L’Altro Mondo Studios», che si trova lungo la via Flaminia. I tre altoatesini hanno trascorso una serata spensierata: hanno ballato, hanno riso, hanno conosciuto qualche ragazza, si sono presi un po’ in giro. Hanno scattato qualche “selfie”, pensando di avere tutta la vita davanti. Poi, alle 4, i tre amici per la pelle hanno deciso di tornare in albergo. Erano troppo stanchi. Avrebbero dormito qualche ora in spiaggia, se il tempo l’avesse permesso. Hanno attraversato la Statale. In un punto piuttosto buio della via Flaminia, dicono gli inquirenti. È bastato un attimo, un insignificante attimo. Proprio in quel momento è sopraggiunta una Toyota Aygo, guidata da un 31enne residente a Riccione. L’uomo, ubriaco, non li ha visti o quando li ha visti era troppo tardi e non è riuscito a frenare in tempo utile. Ha travolto e ucciso sul colpo il giovane altoatesino. Gli altri due amici, invece, sono riusciti a mettersi in salvo per un soffio.

La dinamica. Armin ha sfondato il parabrezza. È stato catapultato sul bordo della strada. È morto sul colpo. Troppo gravi le ferite riportate alla testa. I due amici di Armin, invece, sono stati trovati dagli agenti a pochi metri di distanza dalla salma. Piangevano. Erano sotto choc. Continuavano a dire che non era possibile che Armin fosse morto così. Gridavano dalla rabbia. Sono stati portati in ospedale. L’automobilista che si trovava alla guida della Toyota, originario di Cesena, ma residente a Riccione, era in evidente stato di ebbrezza. Sul posto sono giunti i soccorritori della cittadina romagnola. Ma il medico d’urgenza ha capito subito che non c’era più niente da fare: Armin era già morto. Ad ucciderlo sono stati il trauma alla testa e al torace. I rilievi di legge sono stati effettuati dagli agenti di polizia di Rimini. L’automobilista 31enne è stato sottoposto all’alcoltest, che è risultato positivo. Guidava con un tasso alcolemico quasi quattro volte superiore al limite consentito. Contro di lui è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo. È stato sentito dalla polizia. Ha detto di non aver visto i ragazzi attraversare la strada. I primi accertamenti hanno confermato che non stava correndo oltre i limiti. Ma è bastato per uccidere Armin. Il corpo del 17enne è stato trasportato nella camera mortuaria dell’ospedale di Rimini. Appena la magistratura darà il via libera, la salma sarà trasferita in Alto Adige.

Paese in lutto. Ieri gli inquirenti hanno chiamato i carabinieri di Bolzano per informarli della morte del ragazzo. Sono stati gli uomini dell’Arma ad avvisare la famiglia. I due amici, che hanno visto morire Armin, stanno per rientrare a Bolzano. Sono stati seguiti dai soccorritori dell’assistenza spirituale di Rimini. Erano sconvolti. Ad Auna di Sotto, sul Renon, i compaesani sono increduli. Tutti conoscevano bene Armin. Era un ragazzo sempre pronto a dare una mano. Lavorava con i genitori (restauratori di mobili) nel maso di famiglia ed era anche uno sportivo agonista con la passione per il «downhill».

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